Share |

Locarni: "A proposito del Centro Servizi della Provincia"

Novara - "Egregio direttore - ci scrive Gian Carlo Locarni, capogruppo della Lega Nord in Provincia - le chiedo uno spazio per aimè, ancora una volta tentare di fare chiarezza sui comportamenti e sulle dichiarazioni di coloro che non condividono le azioni amministrative dell’Ente Provincia, uso il termine coloro per il semplice motivo che io a differenza di molti firmo sempre le mie dichiarazioni. Detto questo vado ad illustrare il senso del mio intervento in merito al gruppo di sostegno centro servizi donna della Provincia, in quanto non si capisce dove sia il sostegno se si comincia con attaccare l’operato stesso dell’Ente. Probabilmente si vuol far passare questo gruppo come apolitico e come rappresentanza di tutte le donne, ma se così fosse non sarebbe opportuno aspettare di vedere all’opera i soggetti aggiudicatari del bando stesso per poi valutare l’efficienza di costoro con l’operato prima esistente?Oltremodo questo percorso di sviluppo del Centro Servizi fu presentato in sede di commissione Pari Opportunità e durante quell’incontro datato giugno 2010 nessuna delle parti componente la commissione stessa (all’interno della commissione Pari Opportunità vi è la rappresentanza del mondo economico politico e sociale del territorio provinciale) ebbe da dire ho declinare in maniera negativa il percorso intrapreso. Bisogna altresì ricordare, che proprio per il motivo che il Centro Servizi sia attivo da quasi venti anni necessita a rigor di logica di un’evoluzione come del resto si è evoluto il contesto sociale in cui noi viviamo e non sempre i cambiamenti sono sintomo di peggioramento, almeno che coloro che contestano non abbiano, fortuna loro, la sfera di cristallo per prevedere il futuro. Io, come molte altre persone, preferisco vedere l’operato di chiunque prima di contestare lo stesso ma probabilmente l’onestà intellettuale non alberga in ognuno di noi e così si preferisce l’arte della strumentalizzazione anche se c’è di mezzo il bene comune sia esso Donna o Uomo, perché nello sventolare la bandiera della parità di genere non vi debba essere uno sbilanciamento da una parte nei confronti dell’altra bisogna ricordare prima di tutto che un grido d’aiuto non ha colore tanto meno genere ma bisogna adoperarsi per la risoluzione della problematica senza se e senza ma!".