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L'on. Rampi (Pd) e le lettere dell'Inps ai pensionati

L'on. Elisabetta Rampi (Pd)

Novara - "Stanno circolando sul territorio nazionale - spiega l'on. Elisabetta Rampi (Pd) - anche nella provincia di Novara lettere dell’INPS indirizzate a numerosi pensionati ai quali viene chiesta la restituzione di somme erroneamente corrisposte per gli anni  dal 1992 al 2011. Tali  richieste non tengono conto minimamente della situazione reddituale, sociale e familiare dei pensionati e vengono addotte motivazioni generiche, senza previsione di possibilità di rateizzazione del debito. In un momento già così difficile, queste lettere stanno generando una situazione di ulteriore allarme sociale sfociato nel suicidio di una persona anziana. La pretesa restituzione delle somme viene indicata  in molti casi con l’espressione “A seguito della revisione delle operazioni di calcolo è risultato che l’importo della pensione spetta in misura inferiore a quella corrisposta”. La lettera, asettica e burocratica, si limita  a comunicare all’interessato la possibilità di presentare un ricorso esclusivamente “on line” precisando che in caso di mancato riscontro l’istituto procederà al recupero coattivo delle somme. Quanto sta avvenendo è molto grave e irriguardoso nei confronti dei cittadini più deboli che sul reddito pensionistico fanno affidamento per condurre una vita dignitosa. Come gruppo PD alla Camera abbiamo presentato dapprima un’interrogazione urgente al Ministro Fornero e in seguito, assieme ad altri colleghi, una risoluzione – prima firma Cesare Damiano – (approvata all’unanimità) che impegna il governo a intervenire con urgenza. Ho convintamente sottoscritto entrambi gli atti parlamentari affinchè il governo faccia piena luce su fatti, cause e dimensioni del fenomeno, ma soprattutto emani al più presto atti di indirizzo affinchè l’INPS ponga rimedio all’allarme sociale procurato. I pensionati non hanno colpa degli errori commessi da altri! Si intervenga dunque per attutire o eliminare le decurtazioni alle persone che percepiscono pensioni già modeste e si preveda una nuova e più umana forma di notifica che contempli la possibilità di rateizzazione".