Novara - "Apprendiamo di un documento INPS, datato 22 maggio 2012 - scrive l'on. Elisabetta Rampi (Pd) - da cui risulta che il numero degli "esodati" è ancora più drammatico di quanto si potesse pensare. Per la precisione sarebbero 390.200! Il Presidente Monti, nella conferenza stampa di fine anno, aveva assicurato che il governo non avrebbe lasciato solo nessuno. Che senso ha, dunque, il decreto interministeriale che fissa un tetto di 65.000 persone da salvaguardare? ... E gli altri? ... Una volta stabilito il diritto occorre reperire le risorse affinchè tutti i lavoratori che si trovano in determinate condizioni possano andare in pensione con le norme previgenti. Non si possono cambiare le regole del gioco a partita in corso. La riforma delle pensioni, è vero, è stata fatta in fretta e inserita nel decreto Salva-Italia per mettere in sicurezza i conti pubblici, ma ora bisogna riconoscere gli errori e porvi rimedio. Non basta un generico impegno e non serve deplorare la diffusione del documento che alza un velo su questa materia, confermando quanto noi e i sindacati dicevamo da tempo. Ora il Ministro Fornero deve riferire con urgenza al Parlamento, perché se i dati saranno ufficialmente confermati occorre una soluzione strutturale. Il problema deve essere risolto. Bisogna sanare questa ferita".