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M5S: CASO PRINCIOTTA, IL BUE CHE DA DEL CORNUTO ALL’ASINO

Il sen. Carlo Martelli (M5S)

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal MoVimento 5 Stelle e in particolare dal sen. Martelli (nella foto), dall’on. Crippa e da diversi candidati alle Regionali oltre che dalle sezioni del Novarese del gruppo fondato da Beppe Grillo: “L'8 maggio 2014 la Provincia di Novara ha un brusco risveglio. Arrestato Antonino Princiotta, Segretario della Provincia di Novara, perchè sospettato di essere stato corrotto da privati nell'ambito dei rifiuti durante il suo incarico di dirigente del settore ambiente per circa 6 mesi durante il 2011. Una bella botta per una realtà come quella novarese che si è sempre vista lontana da scandali e corruzione. Ma forse è anche il caso di guardarsi in faccia e chiedersi: tutto ciò era prevedibile (o almeno evitabile)? Possiamo affermare senza timore che decidere di mantenerlo nel suo ruolo di Segretario provinciale e affidare ad una persona già indagata per “il Sistema Sesto” (in cui a farla da padrone era “l'amico di tutti”, ex sindaco di Sesto San Giovanni, ex braccio destro di Bersani alla segreteria PD ed ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati) un settore così delicato come quello ambiente a cui fanno capo sia rifiuti che bonifiche (da ricordare anche il tema cave) nascondendosi dietro il famigerato “principio garantista” sia stata una sciocchezza inaudita. Già, il "Sistema Sesto". Una realtà di cui, secondo i PM, Princiotta sarbbe stato non solo del tutto al corrente, ma parrebbe esserne stato anche una delle "eminenze grigie", un invisibile. Ma in cosa sarebbe consistito il "Sistema Sesto"? Filippo Penati viene eletto sindaco di Sesto San Giovanni nel 1994, e come tale si ritrova sul groppone il vuoto lasciato dalla chiusura di grossi stabilimenti della zona, come la Falk, e con il conseguente ritorno sul mercato immobiliare di enormi aree urbane in attesa di regolamentazione tramite piano regolatore. E qui arriva la "gabola". Si, perché arrivano i PM e le rivelazioni di imprenditori che decidono di ribellarsi al modello Penati. Si viene quindi a scoprire che il passo dalla gestione della cosa pubblica a cosa privata sarebbe brevissimo e più semplice di quel che si pensi. Si scopre un pentolone fatto di gruppi di potere, corruzione e gestione a dir poco controversa che avrebbe permesso di trasformare l'utilizzo delle aree industriali in preziosissime aree commerciali e residenziali. Naturalmente con mazzetta annessa. Nel caso del nostro Princiotta, si parla di una tangente di 60.000 euro. Proprio una bella cifra, anche se pensando ai milioni di euro girati per l' "affare" sono davvero briciole. Insomma, non si poteva mettere il Princiotta da parte? Ci viene poi da sorridere leggendo dichiarazioni di esponenti locali del Partito Democratico in merito. Tutti costernati, tutti a chiedere che ne risponda Sozzani direttamente. Ma ci siamo già scordati degli elementi nel PD piemontese oggi nei guai e fino alla settimana scorsa fin troppo inseriti nelle dinamiche del partito? Ci siamo già dimenticati del "Compagno G"? Di quel Primo Greganti vent'anni fa sotto le lenti dei PM del pool di Mani Pulite e che fu condannato a 3 anni di carcere per finanziamento illecito ai partiti? Di quel Primo Greganti che nonostante la sua storia era in prima fila a sostenere Chiamparino nella sua candidatura alla Presidenza della Regione Piemonte? Di quel Primo Greganti che l'8 maggio 2014 è stato nuovamente arrestato nel corso delle indagini per gli appalti EXPO 2015? Ma potremmo citare anche Giancarlo Quagliotti (vice segretario regionale del PD in Piemonte e condannato nel 1997 per il caso di tangenti Fiat al Pci) o Giusy La Ganga (consigliere comunale di Torino che ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi e una multa di 500 milioni di lire nello scandalo delle tangenti per il nuovo ospedale di Asti nel 1994). Viva la coerenza! Il problema è sempre degli altri e come sempre, avanti con il bue che da del cornuto all'asino! L'etica non si compra, né a destra, né a sinistra. È un valore, ed evidentemente bisogna nascerci”.