Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle a Novara (composto dal capogruppo Iacopino, cui si aggiungono le consigliere Macarro e Vigotti): "Torna all'ordine del giorno il parcheggio sotterraneo, un'idea che ha attraversato nei decenni numerose amministrazioni novaresi di ogni colore e bandiera. Anche se quello attuale è un progetto “meno peggio” rispetto a quello di Largo Bellini (almeno questa volta il comune non rischia di perdere ingenti risorse), dobbiamo constatare che l'idea di città dell'attuale amministrazione è rimasta quella di 30 anni fa, cioè di una mobilità basata sulle auto private. Al Sindaco, che afferma che tutto è progettato in funzione della pedonalizzazione di Piazza Martiri, rispondiamo che la pedonalizzazione completa al momento è quasi irrealizzabile, ma liberare la piazza dalle auto può essere un progetto perseguibile a prescindere dal buco sotterraneo. In tutte le principali città europee è ormai consolidata e condivisa la tesi di adottare misure atte alla limitazione del traffico in favore della mobilità sostenibile, potenziando i mezzi pubblici, le piste ciclabili e incentivando il ricorso alle 2 ruote, allo sharing e alla micro mobilità elettrica. Mobilità sostenibile che in 4 anni di amministrazione Canelli è stata incentivata solo a parole, di concreto vediamo solo cemento e supermercati. Il Parcheggio sotterraneo nel 2020 è un progetto superato, anacronistico, insensato e si pone come unico obiettivo di spostare le auto dalla superficie a sottoterra, così come si sposta la polvere sotto il tappeto per non vedere il problema. Un progetto che contrasta persino con il Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti, che pone come obiettivi per la mobilità in ambito urbano, quelli di ridurre del 20% entro il 2030 e del 50% entro il 2050, l'utilizzo di auto e moto; di elevare del 35% entro il 2030 e dell'80% entro il 2050 la mobilità urbana con il trasporto pubblico e di incrementare significativamente, la mobilità ciclo-pedonale. Non solo… anche la questione delle tariffe è particolarmente opaca. Le tariffe del nuovo parcheggio saranno più care degli altri parcheggi del centro, causa i costi di costruzione della nuova opera? A parole si afferma il contrario, ma di scritto ancora il nulla del nulla. Il piano della sosta Musa, osteggiato in campagna elettorale ma recentemente prorogato fino al 2032 dall'amministrazione Canelli, riuscirà a sostenere la perdita degli stalli di Piazza Martiri senza l'aumento delle tariffe degli stalli blu? Una questione importante per i novaresi e per la nostra società partecipata SUN, che gestisce il Musa per metà e subirebbe danni ingenti da un eventuale fallimento del piano economico finanziario appena caldeggiato da Canelli. Tra i tanti aspetti che riteniamo critici, segnaliamo inoltre la questione dei beni culturali. Il buco per le auto infatti sarà scavato proprio sotto il Duomo, perciò il ritrovamento di resti archeologici è molto probabile, con conseguente blocco dei lavori e dei cantieri. Già, proprio i cantieri… Cantieri che non sono nemmeno citati nelle varie relazioni tecniche e che invece arrecheranno per almeno 24 mesi, volendo essere ottimisti e generosi, un grave disagio ai novaresi con la paralisi del traffico causata dall’andirivieni dei mezzi pesanti, che circoleranno a 2 passi dal centro storico. Altra forte criticità riguarda appunto il traffico, le relazioni sui flussi certificano che, a parcheggio operativo, il flusso del traffico aumenterà fino al 6%, condannando la nostra città al disagio perenne delle code di auto e ad un inevitabile e conseguente aumento dell'inquinamento dell'aria, come se non bastasse quello che già c'è. Prendiamo atto che, mentre nel resto del mondo si incentiva fortemente la mobilità sostenibile, l'amministrazione a trazione leghista (con l'assenso del Partito Democratico) persiste nella cecità politica di incoraggiare l'utilizzo del mezzo privato, costringendo la nostra città ad un provincialismo perenne e certificando uno degli errori più clamorosi della storia delle amministrazioni novaresi".