Novara - Questi alcuni commenti da parte degli esponenti politici al disastro accaduto oggi causa il maltempo che ha flagellato il Piemonte e l'area della Bassa Valsesia.
“Bene il presidente Cirio sulla richiesta dello stato di emergenza. La situazione è drammatica in Piemonte e si susseguono continuamente notizie di smottamenti, straripamenti e devastazioni a causa del maltempo. In particolare nella provincia di Novara la situazione sta diventando preoccupante ed è necessario intervenire prontamente per evitare il peggio. Sul fiume Sesia a Romagnano è crollato il ponte così come a Grignasco, Ghemme, Carpignano e Vinzaglio la situazione è sempre più preoccupante a conferma che tutta la provincia di Novara è sotto una gravissima emergenza ed ha bisogno subito di aiuti. Per questo il governo faccia la sua parte, il Piemonte non va lasciato solo”. Lo dichiara il senatore Gaetano Nastri, vice coordinatore vicario di FdI in Piemonte.
"Nel manifestare tutta la mia solidarietà ai territori flagellati dal maltempo, mi chiedo quale fine abbia fatto il monitoraggio delle opere pubbliche commissionato due anni fa dal governo. A fronte di ben 5.931 strutture in attesa di lavori, ancora non si è fatto nulla e oggi si contano morti e dispersi. Un dramma che si poteva evitare, le dichiarazioni rese dal presidente Conte in queste ore suonano come una presa in giro". Lo afferma Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati e responsabile Infrastrutture del partito. "Tutti i giorni sentiamo parlare di banda larga e di economia verde, ma poi crollano le strade e muoiono le persone. A questo governo, tenuto insieme dal più becero poltronismo cui abbiamo mai assistito, manca una visione d'insieme dei problemi e delle necessità del Paese. La soluzione è una "legge obiettivo" ovvero un piano per la manutenzione e la ricostruzione delle opere pubbliche in grado di generare investimenti corposi nel settore dell'edilizia, come avvenne nel 2001 sotto il governo Berlusconi. Nonostante il Ponte Morandi, continuiamo a batterci il petto inascoltati mentre l'Italia cade a pezzi. Sono vicino ai sindaci e ai cittadini dei territori devastati dalle piogge e mi auguro che il governo risponda delle proprie responsabilità, che sono enormi", conclude Sozzani.
“E’ una situazione drammatica quella che sta vivendo il Piemonte. E’ il momento di unire le forze: c’è molto lavoro da fare per ricostruire e serviranno risorse adeguate”, commenta il Consigliere Regionale Domenico Rossi che nel pomeriggio di oggi, sabato 3 ottobre, si è recato a Romagnano Sesia subito dopo aver appreso la notizia della caduta del ponte sul fiume Sesia. “Ho voluto portare la mia vicinanza alla comunità di Romagnano mettendomi a disposizione del sindaco per facilitare le comunicazioni con la Regione in una situazione che è davvero difficile. Come lo è in diverse zone del Piemonte che vede alcuni territori pagare un prezzo davvero molto alto: penso alla situazione della provincia di Vercelli, al Verbano Cusio Ossola e al cuneese con Limone Piemonte completamente isolata. Si contano una vittima accertata, circa venti dispersi, decine di sfollati e non c’è una provincia che non sia stata in qualche modo colpita. La reazione della Regione, in accordo con le istituzioni locali ed il Governo, deve essere repentina ed efficace, per questo ho già contattato l’assessore Gabusi” spiega Rossi. “Non è la prima volta che il Piemonte viene colpito da simili calamità - prosegue il consigliere Dem - per questo occorre uno sforzo collettivo di chi gestisce la cosa pubblica affinché un piano per la prevenzione del dissesto idrogeologico diventi una priorità a livello regionale e nazionale. Non è più rinviabile una programmazione seria e puntuale su questo aspetto, oltre che una seria e rigorosa verifica delle infrastrutture. Passerà l’emergenza, sono certo che i piemontesi sapranno superare anche questa prova, ma una risposta è necessaria: lo dobbiamo a tutti coloro che negli anni sono stati duramente colpiti da analoghe catastrofi”.