Novara - “In questo momento di crisi, è giusto che la classe politica dia per prima l’esempio!”. La pensa così l’On. Gianni Mancuso, che ha presentato una proposta di legge per azzerare l’emolumento ai parlamentari. “La politica non è un mestiere, ma una missione a tempo determinato affidataci dal popolo. E come tale va considerata e, al termine di essa, il parlamentare deve tornare alla sua attività lavorativa precedente. Per questo la mia proposta di legge modifica anche gli articoli di legge relativi alle cause di incompatibilità con la candidatura parlamentare, chiedendo che possa proporsi alle elezioni solo chi ha un mestiere e una professione, chi ricava il suo sostentamento dalla sua attività al di fuori del palazzo. Si eviterà così, finalmente, la candidatura dei mestieranti della politica, costretti a farsi rieleggere ogni volta ad ogni costo, perché dall’attività politica ricavano il proprio reddito! Rinunciare al nostro emolumento, quindi, persegue un duplice obiettivo: da un lato, è senz’altro un segno di ottima volontà, in questo momento economicamente così difficile per tutti, dall’altro, è l’occasione per la pulizia del parlamento di quei personaggi guidati dalla logica del soldo e non dalla missione di perseguire il bene comune”.