Novara - “I problemi del nostro sistema carcerario sono tanti e gravi, è innegabile, ma non è aprendo le celle che si risolvono!”. A parlare l’Onorevole Gianni Mancuso. “Ho votato contro il decreto svuota carceri (approvato ieri alla Camera con 385 voti favorevoli, 105 contrari e 26 astenuti), perché non potevo dare il m io avvallo all’allentamento della giustizia. Uno delle conseguenze del ventre molle del nostro paese è la mancanza della certezza della pena; con quale faccia potrei rivolgermi ai miei elettori, oggi, se avessi votato a favore di un decreto che allarga la possibilità dei domiciliari per detenuti che, secondo un giusto processo, hanno meritato il carcere? Purtroppo, questo Governo – continua Mancuso – non sembra aver imparato nulla dall’esperienza precedente: dopo l’indulto del 2006, cui già votai contro, la relazione trasmessa dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, denunciò l’innalzamento del numero dei reati. Il documento evidenziava un aumento dei reati predatori, come furti e rapine. Il dato, sottolineò una nota del Viminale, era reso ancora più evidente dal fatto che fino al luglio 2006 (quando è scattato l’indulto) questi reati erano in flessione rispetto all’anno precedente. In particolare, tra gennaio e luglio 2006 si è registrata, rispetto allo stesso periodo del 2005, la diminuzione di 1.048 rapine e di 23.323 furti; invece, nel periodo agosto-settembre 2006 si è assistito, rispetto allo stesso periodo del 2005, a un incremento di 1.952 rapine e di 28.830 furti. I problema delle condizioni di vivibilità delle carceri – conclude Mancuso – va senz’altro affrontato, ma nel senso di un intervento celere e fattivo all’interno del sistema carcerario, magari prevedendo la costruzione di nuove carceri o allargando le esistenti, non certo facendo scontare ai delinquenti la pena a casa propria!”