Novara - "Non ho difficoltà a riconoscere - ci scrive l'on. Gianni Mancuso (Pdl) - che il modello delle banche popolari si è mostrato efficace nell’esercitare la funzione creditizia a favore dei territori, delle famiglie e della piccola e media impresa. Ciò è risultato vero anche nell’arco della crisi finanziaria ed economica che ha investito il mondo negli ultimi tre anni, ed è testimoniato dall’aumento negli ultimi cinque anni dagli impieghi e dalla raccolta delle popolari, saliti in media, rispettivamente, dell’8,5 e del 12%. A beneficiare di questi finanziamenti è stata in particolare la piccola imprenditoria, che ha ricevuto, ogni anno, erogazioni pari a 40 miliardi di euro. E’ anche giusto ricordare che il comparto delle Banche Popolari ha subito una perdita di valore dei corsi azionari minore rispetto a quella subita dal complesso di tutti i titoli quotati, ed in particolare di quelli bancari. Venendo ora, alla recentissima integrazione della Holding “Banco Popolare” con Verona, Novara, Lodi e Lucca, qualche dubbio mi assilla. Indubbiamente il gruppo andrà verso quella semplificazione della struttura invocata dalla Banca d’Italia per tutte le popolari ed otterrà un’importante riduzione dei costi, grazie alla eliminazione di quattro CDA e di quattro Direzioni Generali. Ma il maxi-piano prevede anche l’eliminazione di 180 sovrapposizioni di filiali, con conseguente chiusura di 140 sportelli. Il piano industriale 2013 – 2015, poi, valutava la necessità di ridurre l’organico di 1.120 dipendenti. Non posso non chiedermi se e quanto queste riduzioni peseranno sulla Popolare di Novara; inoltre è necessario capire se Novara riuscirà a pesare di più rispetto a Verona e a Lodi. Dal 2002 è finita l’indipendenza della Popolare di Novara e se ne sono accorti anche i fornitori locali di beni e servizi, che hanno visto ridursi il giro d’affari, dopo anni di collaborazione con la Sede nazionale della Popolare di Novara, ubicata nella “storica” via Negroni 12. Confido molto nel ruolo strategico rappresentato dalle migliaia di Soci residenti nel novarese, molti dei quali sono anche dipendenti della “Novara”. Alle prossime assemblee dovremo (anch’io sono un Socio) esercitare il nostro ruolo con spirito tanto critico quanto costruttivo".