Novara - "Paolo Furia - scrive Giuliana Manica - è candidato a Segretario del Partito Democratico. Lo ringraziamo e dichiariamo pubblicamente tutto il nostro impegno a sostenerlo in questa campagna congressuale. Il suo punto di forza sono le sue idee, i suoi progetti, la sua concreta esperienza di vita e politica, non le reti consolidate degli apparati e delle relazioni con i vertici nazionali. E’ un candidato giovane: ha 31 anni. E, per quanto abbia già maturato una solida esperienza politica, prima nei Giovani Democratici e poi come Segretario dell’Unione Provinciale di Biella, è soprattutto espressione di una condizione che accomuna molti giovani del nostro Paese e che, nel suo caso, viene messa a disposizione della politica, per aprire una stagione nuova. Paolo Furia è uno delle molte persone di talento che cercano, ostinatamente in Italia, la strada per essere utili alla società e ai propri ideali. Laureato con il massimo dei voti e con lode, specializzatosi in alcune delle più prestigiose università europee, oggi svolge la propria attività di ricercatore -precario- all’Università del Piemonte Orientale. Nella sua posizione di lavoro e studio, egli è perciò un esempio diretto e concreto del paradosso italiano: quello di un Paese che ha bisogno come l’ossigeno di talenti per costruire il proprio futuro, e quando li ha tra le mani non riesce a far altro che restituire loro una prospettiva “precaria”. A partire dalla propria esperienza soggettiva, egli è in grado di rimettere il Partito Democratico piemontese in connessione con i problemi, le aspirazioni, le speranze, le disillusioni vissute da molta parte delle giovani generazioni che, nella percepita negazione di un futuro dignitoso, nell’impossibilità di essere protagonisti forti del proprio destino e del destino delle proprie comunità, hanno maturato un crescente distacco dalla politica e dal Partito Democratico. Inoltre, come Segretario egli porterebbe alla guida del PD piemontese il punto di vista originale di chi, provenendo da una provincia periferica, vive l’esigenza di lavorare a una maggior coesione territoriale della nostra Regione, le cui potenzialità sono sacrificate dallo squilibrio tra il peso politico e istituzionale della metropoli torinese e la più debole e frammentata realtà delle altre province; mentre è solo da una più solida coesione interna che può derivare al Piemonte una forza maggiore nelle relazioni con le altre Regioni e con lo Stato. Paolo Furia è un “candidato di sinistra”: l’unico, tra quelli in corsa, in grado di portare su una piattaforma unitaria di intensa innovazione e di radicale discontinuità i valori e le culture (socialista, liberale, socialdemocratica, cristiano-democratica, comunista, ambientalista, repubblicana, radicale) alla base della fondazione del Partito Democratico, che ha avuto proprio nella travagliata storia delle sinistre italiane, nell’esperienza concreta di milioni di donne e uomini che quelle storie hanno coinvolto di generazione in generazione, un germe potente e insostituibile. Sarà un Segretario che farà del contrasto alle disuguaglianze e alle ingiustizie, della battaglia per la dignità del lavoro, della difesa e della promozione dei diritti sociali e civile, non solo una ragione etica dell’agire politico ma anche la condizione concreta su cui fondare i programmi e i progetti di governo del territorio che il Partito Democratico dovrà mettere in campo sin dalle prossime scadenze elettorali, europee, regionali, amministrative. Quindi, il Partito Democratico del Piemonte, per uscire dalle difficoltà in cui si trova e provare a dare ulteriori possibilità di vittoria a Sergio Chiamparino per la Regione, ai nostri candidati alle elezioni europee e ai candidati sindaci del centrosinistra, ha bisogno di una svolta che punti decisamente al futuro. Crediamo che agli elettori democratici questo coraggio non mancherà. Per questo scegliamo e proponiamo di scegliere Paolo Furia".