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MANICA (PD): STANGATA PER LE FAMIGLIE CON ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

Novara - "Continuano le scelte sbagliate e all’insegna dell’ingiustizia sociale da parte della Regione Piemonte - commenta la consigliera regionale del Pd, Giuliana Manica (nella foto). La Giunta regionale nel mese di luglio ha assunto una deliberazione con la quale ha approvato il nuovo piano tariffario per le strutture sanitarie assistenziali destinate alla popolazione anziana non autosufficiente. Questo piano tariffario riduce l’intervento della quota sanitaria, quindi con un risparmio per le Asl, cui però corrisponderà un prezzo pagato dai cittadini o sotto forma di maggior costo della quota a carico delle famiglie o di minor servizio. La retta giornaliera per un anziano gravemente non autosufficiente è oggi pari a 94.35 euro, di cui 50.95, pari al 54%, corrisposti dall’ASL e 43.40 dal cittadino o, ove questo sia indigente, dal Comune. Dal 1 ottobre sia l’ASL sia il cittadino pagheranno 47.87 euro al giorno, il che determina un risparmio annuo di 1.124 euro per l’ASL e un maggior costo per il cittadino di 1.632 euro. Ma questo è solo uno dei possibili scenari. I nuovi criteri di valutazione previsti nella Deliberazione della Giunta Regionale porteranno, infatti, in molti casi a una riclassificazione degli ospiti delle strutture residenziali tale per cui una parte consistente di coloro che oggi sono riconosciuti in fascia assistenziale “alta” saranno inseriti in categoria “medio alta”. In questo caso l’impatto economico comporterà un risparmio ancora maggiore per l’ASL (da 50.95 euro a giorno a 44 euro al giorno, oltre 2.500 euro annui) a fronte di una quasi stabilità dei costi per i cittadini (da 43.40 a 44 euro al giorno, 219 euro annui), ma a prezzo di una riduzione drastica dei livelli assistenziali. In sostanza si verifica un risparmio dei conti sanitari con una diminuzione significativa delle ore degli operatori sanitari e assistenziali presenti nella struttura. Siamo contro una politica che vuole fare risparmiare la sanità scaricando i costi sulle famiglie e sul sistema delle politiche sociali. L’Assessore Cavallera non può raccontare in giro per il Piemonte che il nuovo piano tariffario eliminerà le sperequazioni tra i territori, se queste sperequazioni vengono fatte pagare alle famiglie piemontesi. Per questo abbiamo chiesto all’Assessore Cavallera il ritiro della delibera della Giunta del luglio scorso. Con la prossima ripresa dell’attività del Consiglio regionale, il gruppo del PD assumerà una forte iniziativa nei confronti della Giunta tesa alla modifica della delibera in questione; ma è importante che quello che appare sempre più come un blitz estivo della Giunta Cota sia immediatamente oggetto di una ferma presa di posizione da parte dei Comuni e delle associazioni sociali, perché è attraverso tali provvedimenti che si riduce lo spazio reale della tutela nei confronti delle persone in una condizione di difficoltà. Il PD non potrà mai accettare una politica che accentua gli elementi di ingiustizia e che per risparmiare sulla sanità scarica i costi sulle famiglie e sui Comuni".