Novara - Ci scrive Federico Mazzaron, coordinatore regionale degli studenti del Popolo della Libertà: "Quasi cinque anni fa entrai per la prima volta nelle sede di piazza Martiri per partecipare all’incontro dei giovani del PdL. In cinque anni sono cambiate molte cose, sono entrato in un partito che contava il 38% dei consensi, che aveva appena vinto le elezioni, con Berlusconi leader indiscutibile. All’inizio ero molto entusiasta, poi crescendo ho capito come funzionavano i cosiddetti “giochi di palazzo”, ed ho visto il Popolo della Libertà affondare non per colpa di altri ma per colpa dei suoi leader. E sono gli stessi leader che oggi hanno deciso di appoggiare la candidatura di Angelino Alfano. Ad Angelino, insieme ad Alessandro Cattaneo, già a maggio, con il movimento #formattiamoilpdl avevamo chiesto di rinnovare il partito. Alfano ci aveva promesso primarie, disse che avrebbe girato l’Italia per cercare una nuova squadra, disse che avrebbe fatto pulizia nel partito e che ci sarebbe stato il ricambio generazionale. Non l’ha fatto. Alfano parla sempre e solo di economia. Parla di crisi economica. Questa politica non funziona più, oggi il dibattito politico deve ritornare su temi come la scuola, come l’urbanistica, famiglia, impresa. Anche qui a Novara, il partito è crollato, è sostanzialmente finito, a incominciare dal gruppo giovani (nel 2008 eravamo il 30, oggi ZERO). I leader novaresi sono stati impegnati a farsi guerra nelle diverse correnti e sono stati premiati e ringraziati dal nazionale quando sono riusciti a fare i buoni tessitori, per esempio nel Congresso di febbraio. Ma un congresso dovrebbe essere il sale della democrazia per un partito; in un congresso diverse anime che si rifanno a valori comuni dovrebbero scontrarsi in una meravigliosa gara di idee, di opinioni. Ma la partitica, anche qui a Novara, mi ha insegnato che contano le tessere, contano i voti. Io non ci sto! Questa partitica mi ha deluso molto. Io faccio politica, da anni, senza mai prendere un euro da nessuno, ma spendendo di tasca mia o meglio dei miei genitori, perché ho un sogno, ho degli ideali, sento il fuoco che brucia dentro, mi brillano gli occhi per difendere una mia posizione. Non ci sto a lasciare il PdL in mano a persone che vogliono solo mantenere salda a Roma la loro poltrona. Questo sistema ha distolto i leader novaresi dalla politica reale e locale, creando una voragine mostruosa di consensi e di credibilità. Ci vuole il coraggio di cambiare, e Giorgia Meloni questo coraggio c’è l’ha! Sarà perché è giovane, ma con lunga militanza, sarà perché è una donna, ma Giorgia rappresenta l’unica luce in queste primarie. Con Giorgia Meloni avremo un partito solido e trasparente, pulito e rinnovato, pronto ad affrontare la sfida delle politiche e pronto a governare questo Paese. Ho conosciuto Giorgia Meloni ad aprile dell’anno scorso, è ed una di quei politici che girano senza scorta e che se le scrivi su facebook ti risponde. E’ semplice, schietta, vera; dice quello che pensa ed è molto umile. Come Ministro della Gioventù ha svolto un lavoro eccezionale, come le tasse al 5% per gli under 35 che volevano aprire un impresa. Giorgia fa una politica di Destra, richiamando i valori nazionali, l’orgoglio di appartenere a questo nazione. A lei voglio dare il mio contributo, come studente, per migliorare il mondo della scuola. Per questo motivo ho deciso di sostenere ufficialmente la candidatura di Giorgia Meloni alla guida dell’Italia per i prossimi cinque anni".