Novara - Riceviamo e pubblichiamo un'interessante lettera di Carlo Migliavacca, con lo spirito che possa essere di utile riflessione sulle vicende che stanno interessando oggi l'Amministrazione comunale novarese.
CHI È CAUSA DEL SUO MAL... - Il sindaco di Novara - Andrea Ballarè - vuole giustificare il suo drammatico scivolone in classifica (dal 41esimo al 95esimo posto su 103), realizzata da IPR Marketing e riferita ai sindaci di capoluogo d’Italia, addebitando a Giovanna Teodori - ormai ex presidente dell’ASSA - le responsabilità della sua debacle. Troppo poco e incompleta la sua valutazione. A me pare che le cause di questa disfatta siano più di una e, in modo onesto, si debbano ricercare nell’area più vasta della sua amministrazione e dei suoi collaboratori: mi riferisco agli Assessori. Come ho già avuto modo di esprimere verbalmente, da cittadino penso che a pesare sul “non feeling” sia principalmente l’arroganza con cui hanno sempre difeso le loro scelte e il loro operato; e per rendersi conto di quanto sia vero, sarebbe sufficiente seguire i social network, luoghi in cui il sindaco - o chi per esso - è molto attivo nel postare e nel rispondere ai commenti di molti novaresi. Mi limito qui, per non scrivere un poema, alla questione dei cartelli - fatti eliminare - con la scritta in dialetto “Nuara”; su Facebook, in data 2 ottobre aveva postato "Via le ultime tracce del villaggio di Asterix...", andando ad innescare una polemica che ancora continua. Ora io mi domando se era proprio necessario compiere tale gesto e, oltretutto, andando a presentarlo con la scritta: “Via le ultime tracce del villaggio di Asterix....”, chiara sfida politica nei confronti delle precedenti amministrazioni di centrodestra. Ma c’è anche il problema della pedonalizzazione di P.zza Martiri che ha creato forte malumore tra i commercianti del Centro; non si devono dimenticare le questioni dei posteggi di L.go Bellini, i vari aumenti dei posteggi, dei bus, delle addizionali sugli immobili, dell’eliminazione del servizio di trasporto pubblico festivo, dei nidi d’infanzia, delle mense scolastiche, etc. etc.. Sia ben chiaro, questi citati sono solo un piccolo esempio, ma si potrebbe continuare (Castello, Coccia, Sporting e così via). Mi sembra ovvio, comunque, che questo “scivolone” sul fondo della classifica il sindaco Ballarè lo debba condividere con gli esponenti della sua Giunta, perché nella stanza dei bottoni ci stanno pure loro. E già che ci sono, vorrei ricordare a tutti gli amministratori locali, sia di maggioranza che di opposizione, che la dovrebbero smettere in modo definitivo di continuare ad esprimersi parlando di “Città di Novara”, ma di appropriarsi del termine “Comune di Novara”, che è ben diverso, in quanto nel Comune sono ricomprese anche le zone periferiche della città, fino ad oggi troppo dimenticate o, perlomeno, non tenute nella dovuta considerazione. In modo schietto, già da tempo ho detto al sindaco Ballarè che il centrosinistra a Novara corre il forte rischio, con il suo modo di fare, di riconsegnare al centrodestra - pure lui con tante colpe, ma la gente fatica a ricordarsi del passato quando va a votare - l’amministrazione del Comune capoluogo. Poi, ognuno è libero di suicidarsi con le armi che meglio crede.
Carlo Migliavacca