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Mimmo Rossi (Pd) rompe il silenzio e dice: Grazie!

Domenico Rossi (Pd)

Novara - Domenico Rossi, che potrebbe entrare in consiglio regionale, per conto del Pd, grazie a una combinazione particolare, a due giorni dalla pubblicazione dei risultati rompe il silenzio, per ringraziare quanti lo hanno votato e il Pd che gli ha consentito di scendere in campo. Una discesa in campo che gli ha portato oltre 5.300 preferenze, un record probabilmente unico per una "prima volta" come la sua. «Sono molto soddisfatto del risultato del Partito Democratico e di quello personale - dichiara - E’ davvero emozionante, alla prima candidatura, ottenere 5.308 preferenze su tutto il territorio provinciale. Una soddisfazione analoga  a quella provata per il riconoscimento che un anno fa ottenni dalla Giunta comunale quando mi conferì l’onorificenza di Novarese dell’anno. Sia il livello istituzionale sia i cittadini hanno apprezzato il lavoro fatto negli ultimi sei anni in tema di antimafia, educazione, politiche sociali e politiche giovanili. Un lavoro portato avanti giorno per giorno con costanza e serietà che è riuscito ad andare in profondità raccogliendo il riconoscimento e la fiducia di molti. Mi ha commosso l’entusiasmo di tantissime persone che con la mia candidatura si sono avvicinate e appassionate alla politica. Questi risultati mi consegnano una responsabilità ancora maggiore, perché non posso tradire la fiducia che mi viene data».

Ora si tratta di mettere a frutto il risultato ottenuto. «Ci sono diversi livelli – aggiunge -  Se dovessi entrare in consiglio regionale mi metterò al servizio delle istituzioni e del progetto politico del PD e di Sergio Chiamparino. Ritengo quest’ultimo la persona giusta per affrontare la situazione drammatica lasciata dal centro destra e il suo programma contiene le linee guida che dovranno seguire Giunta e  consiglieri ai quali spetterà il compito di contribuire a realizzare le politiche necessarie a far ripartire il Piemonte. Ritengo molto importante che Chiamparino abbia aderito alla piattaforma L7 di Libera Piemonte, perché questo mi dice ancora di più che le sue sfide sono anche le mie. Sarebbe un onore per me essere in consiglio regionale insieme ad Augusto Ferrari.

Comunque vada, però, come ho detto sin dall’inizio di questa campagna elettorale, la mia candidatura non si esaurirà con queste elezioni. Per me si tratta dell’inizio di un percorso nuovo maturato in anni di impegno: dobbiamo migliorare la politica per migliorare la società, consapevoli che non esiste lotta alle mafie, alla corruzione, senza una buona politica, come non esiste, senza di essa, lo sradicamento delle povertà e la lotta alle ingiustizie. Nei prossimi anni voglio dare il mio contributo a tutto questo insieme alle tante donne e ai tanti uomini che già da tempo lo stanno facendo sul nostro territorio».

 

«Ho scelto il PD – conclude Domenico Rossi - prima di tutto devo sottolineare che io credo fortemente al ruolo che la Costituzione consegna ai partiti. Sono il luogo e lo strumento attraverso il quale i cittadini in maniera democratica partecipano e “determinano” la politica nazionale. Io ho scelto il Partito Democratico perché, come ho già avuto modo di affermare in altre occasioni, rappresenta  un’opportunità per il nostro paese, un’opportunità da costruire. Si tratta dell’unico grande partito che ci permette, come cittadini, di aspirare ad amministrare le nostre comunità locali e ad agire, allo stesso tempo, un ruolo in Europa a partire da quella tradizione socialdemocratica che mette insieme il rispetto dei diritti dell’uomo con uno sguardo a chi viene lasciato indietro e agli esclusi».