Share |

Ministro Boschi in appoggio di Ballarè

"Nostro obiettivo è che i Premier possano agire esattamente come fanno i Sindaci"

Novara - Ingente ma efficiente presenza di forze dell'ordine, gran parte dell'Amministrazione comunale uscente e dei candidati alle prossime elezioni nelle fila del centrosinistra, tanta curiosità e un Andrea Ballarè visibilmente soddisfatto. Tutto pronto per l'arrivo poco dopo mezzogiorno di sabato 7 maggio all'Hotel Europa del ministro Maria Elena Boschi, pezzo forte del Governo Renzi e promotrice della riforma costituzionale che, se supererà il referendum di ottobre, abolirà il 30% di deputati e tutto il Senato della Repubblica elettivo. C'era molta attesa per questa prima uscita ufficiale del primo cittadino, nel corso della quale ha avuto modo di presentare il suo programma e di definire le liste che lo appoggeranno il 5 giugno prossimo. Iniziamo subito col dire che sono 4: Pd, Novara Viva, Novara Popolare (che ha in Antonio Pedrazzoli il suo rappresentante) e i Pensionati. 

Poi Ballarè ha elencato tutta una serie di risultati ottenuti nella sua legislatura e gli obiettivi per i prossimi 5 anni, perché "Nostro scopo dev'essere quello di continuare per cambiare, anche se semba un controsenso. Ma non dobbiamo tornare al passato, quando ad esempio sulla cultura se si organizzava un festival celtico veniva presentato come un avvenimento di portata nazionale! Cultura oggi è il Broletto che ogni giorno è pieno di visitatori e turisti che vengono anche e soprattutto da fuori per le mostre. Poi abbiamo sistemato grane che potevano costarci molto caro, come il parcheggio sotterraneo, che sarebbe costato 2,50 euro/ora, più del centro di Milano o di Londra. Per non parlare dello Sporting, dove è evidente che abbiamo troncato i rapporti con quella società che oggi è sulle pagine di tutti i giornali per quanto sta accadendo a Lodi. Novara è diventata grazie alla nostra serietà punto dove vogliono investire società come Amazon, Gucci ed Esselunga, che assieme garantiranno in tutto 2.000 posti lavoro per i novaresi. Poi la nostra forza è stato il programma non scritto da me o da pochi collaboratori, ma dall'intera città attraverso quei tavoli tematici, dove io e te (riferito al ministro Boschi) ci trovavamo già anni fa nelle riunioni della Leopolda a Firenze. Sulla sicurezza avremo il 30% in più di telecamere per garantire quel senso di fiducia e di tranquillità necessari ai novaresi per vivere bene nelle loro case. Massima attenzione alle famiglie ad esempio con giochi e attrezzature nei parchi tutti nuovi per un investimento di un milione di euro attraverso un mutuo. Investiremo poi sulla manutenzione di strade e marciapiedi. Per l'ambiente e la vivibilità avremo nuove piste ciclabili, punteremo sul Car Sharing e soprattutto saranno finalmente piazzate diverse colonnine per il rifornimento di energia elettrica per le nuove automobili a zero emissioni. Il 2016 sarà poi l'anno della riapertura del Castello e del Teatro Faraggiana. Riguardo al Castello dev'essere il posto dove si fondono le radici deinovaresi. Città della Salute: altra scommessa vinta ed entro 6 mesi partiranno le opere di bonifica dell'area. Abbiamo anche le idee chiare su cosa fare di quelle aree che oggi o un domani dismesse: dal Maggiore, al Macello, dalle Ferrovie Nord alle caserme, tutte da recuperare e da ridare alla città per farne centri di servizi per la comunità. Sull'immigrazione voglio essere chiaro: siamo e rimaniamo umani! Quindi sì fermo e deciso all'accoglienza ed un no agli agitatori di professione che trovano sede nella Lega e in Casa Pound. Ma rispetto regole da parte di tutti. Infine un appello: dobbiamo essere tutti positivi e con i piedi per terra. Siamo i soli a poter assicurare un risultato alla città intera e poi... viviamo questa campagna elettorale anche come un divertiamo".

Il ministro Boschi, tanto bella quanto elegante, con il suo riconoscibilissimo accento toscano, ha proseguito: "Apprezzo molto la grinta e la determinazione dell'amico Andrea (Ballarè). C'è bisogno non solo di intenzioni ma di idee nell'Italia che vogliamo costruire. Le sfide sono tante così come il lavoro. Ma noi ci stiamo impegnando tantissimo e un segnale si vede ad esempio sull'eliminazione delle tasse sulla prima casa, non una legge spot che poi fa perdere servizi o pagare il conto al Comuni. Con il jobs act abbiamo garantito oltre 300.000 posti di lavoro in più in un anno in Italia. Stiamo riscrivendo regole più semplici per attirare investitori italiani e dall'estero, come il nuovo codice degli appalti e regole per migliorare i tempi della burocrazia. La nostra sfida è comunque dopo queste elezioni, quella di ottobre per il referendum costituzionale. Noi vediamo il Premier come il Sindaco di una città: deve stare più in mezzo alla gente e dev'esserci meno immobilismo nelle scelte, per questo abbiamo scritto una nuova legge elettorale che per 5 anni farantisce di poter governare chi vince le elezioni, proprio come avviene alle Comunali; poi se avrà governato male, sarà il popolo a deciderlo alle elezioni successive. Vogliamo un sistema più semplice con leggi approvate in tempi certi. Oggi il tempo del rinvio è finito; abbiamo bisogno di guardare avanti e di sognare". 

Al termine applausi, qualche selfie e foto-ricordo e via verso le ore 13.