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On. Nastri: Barriere protettive a tutela del riso italiano!

Novara - L’on. Gaetano Nastri è intervenuto alla Camera durante la discussione di alcune mozioni concernenti iniziative per la tutela del settore risicolo italiano. «A seguito dell’ennesima iniziativa sbagliata e fortemente dannosa per il nostro Paese, adottata dall’Unione europea in questo caso la cosiddetta EBA (“Everything But Arms”) che sta arrecando gravi danni all’economia risicola italiana e più in generale all’intera agricoltura del made in Italy, avendo l'accesso del riso dal Vietnam e dalla Cambogia, nel mercato interno senza limitazioni quantitative e senza dazio, il rischio più che evidente è che si possa mettere in discussione il primato italiano in un settore produttivo simbolo della qualità agro-alimentare italiana, per qualità, tipicità e sostenibilità– ha dichiarato in aula il deputato novarese -  Pertanto occorre alzare le barriere protettive nei confronti di tali decisioni comunitarie troppo spesso adottate con superficialità che non tengono conto, soprattutto l’importanza universalmente riconosciuta dell’agroalimentare italiano e soprattutto delle sue tipicità e varietà uniche e inimitabili». Ma c’è un’altra minaccia che preoccupa i risicoltori italiani: le importazioni dall'estero di prodotto spacciato come italiano, un'attività di contraffazione resa possibile dalla mancanza di un sistema trasparente di etichettature, che obblighi ad indicare la provenienza del prodotto. Il prodotto importato è meno controllato da un punto di vista sanitario e gode, pertanto, di una notevole facilitazione competitiva sui prezzi rispetto alle produzioni nostrane. « Per queste ragioni è più che necessario intervenire in sede europea per rendere immediatamente applicabile al riso e ai prodotti a base di riso la normativa sull'etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari» ha concluso l’on. Gaetano Nastri, che si è detto d’accordo con le decisioni adottate che impegnano il Governo «ad intervenire prontamente nelle competenti sedi comunitarie a tutela del mercato italiano del riso, in particolare affinché sia attivata la clausola di salvaguardia prevista dal Sistema di preferenze generalizzate in ragione della delicata situazione determinatasi con l'aumento progressivo delle importazioni a dazio zero dai Paesi aderenti all'EBA. Occorre alzare la voce in ambito comunitario, a difesa dei nostri prodotti del made in Italy, una voce troppo spesso rimasta inascoltata!»