Novara - “Dalla politica la gente si attende soluzioni concrete ai problemi di ogni giorno, non polemiche e distinguo che non hanno ragione d’essere”. Così l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, e Federico Binatti e Gianluca Godio, vicecoordinatori provinciali intervengono nel dibattito sul ruolo dei partiti dopo la lettera aperta del segretario Udc Pedrazzoli e la replica del presidente della Provincia Sozzani.
“Sono stato amministratore locale e consigliere regionale, prima di diventare deputato – dice Nastri – e ho sempre voluto rimarcare la mia appartenenza politica, prima di tutto per onestà nei confronti dei cittadini, ma soprattutto perché la mia adesione prima a Forza Italia e poi al Pdl è motivata da una serie di valori per me irrinunciabili. Perciò non posso che concordare con il presidente Sozzani, quando sottolinea la sua appartenenza al Pdl, nel pieno rispetto del ruolo istituzionale. Da parte di tutto il Pdl desidero ribadirgli il sostegno convinto, affinché la Provincia possa proseguire nell’attuazione del programma avallato dal voto degli elettori, fronteggiando le numerose tematiche, dal lavoro alla viabilità all’ambiente, che sono di competenza della Provincia”.
Quanto alle dichiarazioni del segretario Udc Pedrazzoli, l’on. Nastri, Binatti e Godio esprimono apprezzamento “per la volontà di animare il dibattito politico e culturale a Novara, superando schemi e divisioni preconcette. Con l’Udc si stanno affrontando, sia a livello nazionale che in alcune realtà locali, problemi comuni, ritrovando quell’intesa che si era spezzata qualche anno fa. Non è il momento di ricercare responsabilità, ma di pensare al futuro per dare alla componente moderata l’opportunità di un grande movimento ispirato al popolarismo europeo. Oggi la situazione che si vive a livello nazionale non è automaticamente trasferibile a livello locale, alle amministrazioni come quella provinciale, che sono nate sulla base di un preciso patto con gli elettori e che stanno ben lavorando per l’interesse dei cittadini. Non è modificando a tavolino maggioranze nate nelle urne che si ricrea quella sintonia tra la gente e i partiti che è oggi al punto più basso. Il rispetto degli accordi elettorali, a mio avviso, è il primo aspetto che i cittadini apprezzano. Dunque è giusto e logico che le maggioranze attuali, sia quella di Sozzani che quella che sostiene Ballarè, proseguano fino alla scadenza naturale, a meno che non intervengano divisioni che oggi in Provincia non esistono”.