Novara - “In un momento così difficile si richiede a tutti, sindaci in primo luogo, un gesto di responsabilità, non certo di chiudere i servizi e provocare ulteriori disagi ai cittadini”: Il giudizio dell’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl , sull’iniziativa dell’Anci di chiudere le anagrafi è netto. “Concordo con gli amministratori locali sul fatto che la manovra ha fortemente colpito i loro enti – dice Nastri – ma nell’attuale e drammatica situazione delle finanze pubbliche non c’erano altre strade. Mi pare che i sacrifici siano stati distribuiti un po’ su tutti, lavoratori, famiglie, imprese, e anche gli enti locali devono fare la loro parte. Anche la cosiddetta “casta” è chiamata a contribuire al contenimento dei costi della politica, con la riduzione dei parlamentari e delle indennità, misure sui cui sono pienamente d’accordo. Mi sarei dunque aspettato un maggior senso di responsabilità dai sindaci che hanno dichiarato di aderire alla protesta, come il primo cittadino di Novara Ballarè. In tal modo si provocheranno disagi per i cittadini incolpevoli, senza risolvere alcun problema concreto. Sia il parlamento che il governo sono impegnati per attenuare il più possibile gli effetti delle misure contenute nella manovra. Ma questo si ottiene confrontandosi con serietà e impegno, non certo abbandonandosi alla sterile protesta. Pertanto chiedo ai sindaci più responsabili di fare uno sforzo, di passare dalla protesta alla proposta, di non chiudere i municipi ma di lavorare tutti insieme per verificare soluzioni alternative che consentano di offrire servizi con minori spese. Da parte mia c’è tutta la disponibilità all’ascolto di proposte migliorative che possano ottenere l’obiettivo del contenimento dei costi senza penalizzare cittadini e famiglie. Nei prossimi giorni mi farò promotore di un incontro con tutti i sindaci del Novarese, senza distinzioni politiche, per raccogliere da loro i suggerimenti volti a ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche”.
“Da parte del sindaco Ballarè si cerca di strumentalizzare a vantaggio della propria parte politica un momento drammatico dettato dalla crisi mondiale – conclude Nastri - in modo pretestuoso, facendo pagare il prezzo ai cittadini della sua incapacità di gestire il Comune”.