Novara - «La sentenza della Corte costituzionale che ha stabilito che non è punibile chi, in presenza di determinate condizioni, chi aiuta un malato terminale a porre fine alla sua vita è una sconfitta per tutti » afferma il sen. Gaetano Nastri /Fratelli d’Italia). E spiega: «E’ una sconfitta per la politica, perché non ha avuto la capacità di decidere, abdicando al proprio ruolo. E’ una sconfitta per tutto il Paese, perché temiamo che questa sentenza possa essere l’apripista per arrivare, un giorno, all’eutanasia vera e propria. Ed è una sconfitta per chi, come noi, crede alla sacralità della vita. Di fronte a questa sentenza – conclude Nastri – il Parlamento dovrà necessariamente trovare il coraggio di legiferare. Ebbene, credo che la futura legge debba contemplare il diritto all’obiezione di coscienza per i medici che, rispettando il loro giuramento e il codice deontologico, non se la sentiranno di aiutare a morire».