Novara - “Le oltre 4.500 imprese risicole italiane si trovano in una situazione estremamente grave e preoccupante a causa della caduta libera dei prezzi che sembra inarrestabile. Occorre che il governo intervenga urgentemente al fine di sostenere il comparto che oltre alla crisi generale, è afflitto dalle quotazioni di riferimento ogni giorno sempre più verso il ribasso”. L’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, ha chiesto con un’interrogazione in Commissione Agricoltura della Camera, presentata questa mattina, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Catania, di intraprendere misure idonee al fine di sostenere le imprese risicole italiane, e in particolare quelle piemontesi nella cui area territoriale, è particolarmente concentrata un’elevata quantità di coltivazioni e di produzioni, che sono pesantemente penalizzate dal crollo delle quotazioni dei prezzi del riso.
“Vi è poi – prosegue Nastri - un ulteriore aspetto che desta preoccupazioni, ed è rappresentato dalla grande industria di trasformazione, che interviene pesantemente condizionando il mercato delle quotazioni del riso, con azioni speculative che certamente non giovano al settore. L’allarme dell’Ismea, a cui si unisce anche quello di Confagricoltura del Piemonte rilevano che il prezzo medio che si registra infatti, è sceso a 284,29 euro/tonnellata. Se si considera la quotazione della varietà da risotto più importante, il Carnaroli, che a maggio del 2011 era quotata a 856 euro/tonnellata, mentre attualmente vale 380 euro/tonnellata, con un ribasso del 56%, appare evidente come la situazione suscita evidenti segnali di inquietudine per gli operatori del settore e l’intera filiera interessata”.
“E’ importante dare segnali di sostegno e di conforto da parte del governo - conclude l’on. Nastri -per proteggere un settore importante per l’economia non solo agricola del nostro Paese, quale la risicoltura, che detiene un primato a livello europeo, non solo dal punto di vista qualitativo, di assoluto prestigio”.