Novara - Ridurre la pressione fiscale sulla casa per rilanciare il settore delle costruzioni che attraversa una crisi senza precdenti, la cui paralisi ha determinato un arretramento indietro negli anni di quasi mezzo secolo. E’ questo l’allarme lanciato dall’on. Gaetano Nastri (Fratelli d’Italia) con un’interrogazione rivolta la ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. Il deputato novarese raccoglie così il “grido di dolore” lanciato dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) nel corso della recente Fiera Saie, il salone dell’industrializzazione edilizia a Bologna. Secondo i dati Ance, infatti, gli investimenti sono tornati al 1967, mentre le concessioni edilizie restano ferme addirittura al 1936. A questo si aggiunge un dedalo legislativo di 130 leggi che non contribuisce a rappresentare chiarezza e incentivare gli investimenti.
“Condivido appieno l’allarme lanciato da Ance – dice l’on. Nastri – e anche le proposte per porre rimedio a una situazione davvero insostenibile. E’ ormai inderogabile una riforma volta a disciplinare le opere pubbliche all’insegna della massima trasparenza, unitamente all’introduzione di misure in grado d’incentivare l’innovazione tecnologia, nonché una effettiva riduzione del costo del lavoro per stroncare anche il fenomeno del sommerso. Sono queste le priorità per le quali occorre indirizzare la massima attenzione da parte del governo e del legislatore, per rilanciare un comparto essenziale per lo sviluppo del prodotto interno lordo nazionale”.
L’insieme delle filiere delle costruzioni, che rappresenta un colosso con un valore della produzione che si aggira ai 400,8 miliardi di euro, dopo sette anni di contrazione del mercato, che ha causato la perdita di quasi 800 mila posti di lavoro, necessita pertanto, ribadisce l’on. Nastri “di essere ricollocato al centro delle strategie delle politiche industriali ed economiche del governo, per far ripartire l’economia italiana. Il settore delle costruzioni rappresenta infatti uno dei pilastri fondamentali ed insostituibili per investire nelle prospettive future del Paese, sia economiche che occupazionali, i cui livelli di crisi a partire dal fine del 2007, hanno provocato un’emorragia di perdita di posti di lavoro, indubbiamente preoccupante”.
La riduzione della pressione fiscale nei confronti delle imprese edili, in particolare quelle del settore privato, secondo Nastri “alle quali aggiungere ad esempio la proroga dei bonus fiscali per le ristrutturazioni, costituiscono una priorità impellente e necessaria al fine di far ripartire il comparto delle costruzioni, essenziale punto di riferimento per il rilancio e lo sviluppo del Paese”.
Di conseguenza l’on Nastri chiede al ministro Padoan “quali iniziative urgenti intenda intraprendere per fronteggiare la crisi delle imprese del settore dell’edilizia italiana, il cui numero di fallimenti nel corso dei primi mesi del presente anno ha raggiunto quota record di 2.286”.