Novara - Una forte mobilitazione degli amministratori locali e dei cittadini per opporsi alle scelte di Malpensa che porterebbero al Novarese solo disagi e nessun vantaggio: è questo l’impegno dell’on. Gaetano Nastri coordinatore provinciale Pdl, dopo la notizia che Sea non ha preso in considerazione le osservazioni per un’equa distribuzione delle rotte.
“Non appartengo alla schiera di persone che dicono no per principio a ogni nuova opera, anzi – dichiara Nastri – ma le esigenze del territorio novarese debbono essere tenute in considerazione da Sea. Non è possibile accettare che tutti i disagi della terza pista ricadano sui nostri concittadini dell’Ovest Ticino, mentre non si vedono i vantaggi che Novara potrebbe avere, se finalmente Malpensa si decidesse a valorizzare un sito come il Cim quale retroporto. Fin quando queste due condizioni, ovvero i disagi equamente distribuiti e i vantaggi riconosciuti anche al Novarese, non saranno ristabilite, utilizzeremo ogni occasione per opporci alla realizzazione dell’ampliamento di Malpensa”.
L’on. Nastri è pronto a chiamare a raccolta gli amministratori locali, insieme alla Provincia, con il supporto di un documento su cui raccogliere l’adesione dei cittadini, da presentare al ministro Corrado Passera.
“Sono disponibile – dice Nastri – a organizzare un incontro della Provincia con il ministro, a cui comunque presenterò subito un’interrogazione, per chiarire questa situazione incresciosa. Non è la prima volta che si scopre che Sea ignora le nostre proposte e le richieste giustamente avanzate dal Novarese. Adesso basta davvero, e continuando di questo passo finiranno per determinare una posizione di totale chiusura verso il loro progetto. Io mi chiedo come non possano comprendere le esigenze espresse dall’area Ovest Ticino, che ha già dovuto subire non pochi sacrifici dall’apertura dell’aeroporto. Adesso è venuto il momento del chiarimento definitivo. Se l’azienda aeroportuale e gli enti lombardi pensano di poter procedere secondo i loro esclusivi interessi, si troveranno di fronte a un muro, perché chiederò anche la mobilitazione della Regione. Non solo non avranno la nostra collaborazione, ma il mio impegno personale è di porre quanto più ostacoli sarà possibili alla terza pista, fino a quando non capiranno che senza tener conto delle nostre esigenze non si va da nessuna parte”.