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NASTRI, IN PIEMONTE 56MILA ETTARI DI TERRENI DELLO STATO DA DESTINARE ALL’AGRICOLTURA

l'on. Gaetano Nastri

Novara - In Piemonte ci sono 56mila ettari di terreno di proprietà pubblica che potrebbero essere valorizzati con beneficio per le casse dello Stato e ulteriore stimolo all’attività agricola. A sostenerlo è l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, che ha presentato un’interrogazione al ministero dell’Agricoltura, sollecitando un’iniziativa del governo in tal senso.

“Sulla base dei dati del censimento Istat del 2010 – dice Nastri – sono risultati migliaia di ettari di terreni posseduti dallo Stato, per un valore complessivo di circa 6 miliardi di euro, che potrebbero essere dismessi e venduti agli agricoltori, per sostenere e rilanciare la competitività del settore e dell’intera economia. Proprio il Piemonte si classifica al primo posto per la disponibilità dei terreni agricoli di proprietà pubblica con oltre 56mila ettari, seguito dal Lazio e da Trento e Bolzano. Il costo del terreno agricolo è fra le cause di maggiore ostacolo per l’ingresso dei giovani in agricoltura, dal momento che il valore medio della terra, a livello nazionale, ha superato i 18 mila e 400 euro per ettaro nel 2010”. L’on.Nastri sottolinea come il Piemonte faccia registrare una carenza di terreni coltivabili, sia per l’estensione delle aree montuose sia per il progressivo “consumo” di territorio per esigenze industriali e civili. “Se con misure concrete – osserva il deputato novarese – si potessero rendere rapidamente disponibili i terreni agricoli di proprietà pubblica, dismettendo conseguentemente tali aree, per venderle agli agricoltori, si otterrebbero benefici sia dal punto di vista del bilancio dello Stato, sia della stessa produttività delle aree interessate. Inoltre, agirebbe un effetto di calmieramento dei prezzi del terreno agricolo, avendo a disposizione terreni così vasti per le nuove colture”.