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NASTRI RILANCIA LA GRANDE PROVINCIA DEL NORD PIEMONTE: BASTA CHIACCHIERE, ORA IL DIALOGO PARTA DALLA BASE

Novara - “La grande Provincia del nordovest è una buona idea, ora però basta chiacchiere e si proceda con i fatti”. L’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, può rivendicare a ragione di essere stato il primo a parlare della proposta di una Provincia di quadrante, comprendente i territori di Novara, Vco, Vercelli e Biella, quando ancora la soppressione delle piccole Province non era all’orizzonte. “La politica ha il dovere di trasformare la sfida della crisi in un’opportunità - dice Nastri - A prescindere da come uscirà dal Parlamento la manovra finanziaria, credo che realizzare il progetto di una grande Provincia del nord Piemonte sia una priorità assoluta, per poter offrire servizi più efficienti ai cittadini, per creare una realtà che, con quasi un milione di abitanti possa dialogare da pari a pari con Torino e con la vicina Lombardia. Vedo la possibilità di grandi sinergie nei servizi sanitari oppure nella gestione e trattamento dei rifiuti, di cui potrebbero beneficiare tutti ”.
Ora però è finito il “tempo delle chiacchiere – aggiunge Nastri – perché i cittadini sono stanchi di dibattiti che non arrivano mai a conclusione. Anche i rappresentanti delle istituzioni locali devono sentire per primi la responsabilità di portare a termine questo grande progetto, dietro cui, voglio sottolinearlo, non c’è nessuna volontà di egemonia da parte di Novara nei confronti degli altri capoluoghi e territori. Anzi, c’è la ricerca di alleanze, di una sinergia che ci faccia diventare più autorevoli nel complesso. Le persone più attente l’hanno capito, ad esempio il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, in caso di accorpamento del Vco, ha chiaramente espresso questa opzione”. L’on. Nastri si farà carico nei prossimi giorni di presentare alla Camera una proposta di legge per l’unificazione delle quattro Province del nord Piemonte, ma sottolinea come “il dibattito debba essere portato nelle sedi più vicine ai cittadini, dal basso, come ha detto bene anche il presidente della Regione Roberto Cota. Deve essere un’iniziativa partecipata, sentita dalla popolazione, con l’adesione di tutte le realtà locali, anche di quelle socio-economiche che da un interlocutore forte come la grande Provincia hanno tutto da guadagnare. Per cui, lancio la proposta che ogni realtà comunale faccia suo un ordine del giorno al riguardo che testimoni la condivisione della proposta e rafforzi l’iniziativa con un’adesione dal basso”. Nastri non ha dubbi anche per le iniziative nei confronti dei piccoli Comuni: “Devono essere salvati – dice risolutamente – perché con l’abolizione dei Consigli comunali si avrebbe un risparmio irrisorio, mente si perderebbe l’apporto di migliaia di amministratori che sono di fatto dei volontari delle istituzioni. I servizi come ufficio tecnico, polizia locale e così via possono essere accorpati, su base volontaria, ma i Comuni devono restare non solo per la loro storia ma anche perché sono lo strumento attraverso cui le istituzioni si avvicinano di più ai bisogni di cittadini”.