Novara - Una presa per i fondelli per tutti gli italiani: così l’on. Gaetano Nastri (Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale) commenta l’approvazione, da parte della Camera, della modifica di legge dell’articolo del codice penale sulla legittima difesa. "Stabilire la legittimità della difesa nelle sole ore notturne è una pura e semplice ipocrisia – afferma Nastri – Il Pd non ha avuto il coraggio di prendere le difese dei cittadini, ma, in maniera strumentale, ha pensato di cavarsela con un pastrocchio, perché si lascia sempre libera l’interpretazione sul concetto di orario notturno, di proporzione all’offesa e così via. Per noi, invece, è legittimo difendersi quando si reputa in pericolo la propria vita, le proprie cose o quelle dei propri cari sempre e comunque – aggiunge – Noi vogliamo essere dalla parte delle vittime e non dei carnefici. Invece di semplificare il più possibile la norma, la complicano: le ore notturne quando cominciano? D’estate si riduce il periodo in cui ci si può difendere, mentre d’inverno si allunga? E se piove le ore notturne cominciano prima? Resta sempre il concetto di “pericolo attuale”, che vuole dire tutto e niente. Insomma, il Pd ha fatto una toppa peggiore del buco. Nel momento in cui saremo chiamati a governare – conclude Nastri – i cittadini possono stare sicuri che queste norme verranno modificate immediatamente e in maniera molto semplice: se entri dentro casa mia, io posso difendermi con tutti i mezzi possibili".
"Siamo con una catena in piazza a simboleggiare la condizione degli italiani con la legge sulla legittima difesa approvata dalla Camera. Noi vogliamo uno Stato vicino alle vittime e non ai criminali. Per noi la difesa è sempre legittima". Lo afferma Giorgia Meloni, leader di fratelli d'Italia che insieme ai parlamentari del suo partito si è simbolicamente incatenata in piazza Montecitorio dopo l'ok dell'aula alla legge sulla legittima difesa su cui Fdi si è espressa in modo contrario. Oltre alla catena, i parlamentati tenevano in mano un cartello con su scritto 'la difesa è sempre legittima'.
"La posizione di Fratelli d’Italia in tema di legittima difesa è molto chiara", afferma Giorgia Meloni. "Se entri dentro casa mia io mi difendo come credo. Il problema è che è abbastanza chiara anche la isposta del Pd e della maggioranza: hanno detto di no. Perché loro, tra l’attenzione alle vittime e quella ai carnefici, preferiscono la seconda. Semmai gli italiani ci daranno la possibilità di governare questa nazione noi ribadiremo che la difesa è sempre legittima".
"Una proposta di legge per modificare l'articolo 90 ter del codice di procedura penale per consentire che una vittima sia informata «della cessazione della carcerazione o della misura di sicurezza disposta nei confronti dell'autore del crimine violento". A chiederlo è Fratelli d'Italia presentando la Pdl nel corso di una conferenza stampa con Giorgia Meloni,il coordinatore nazionale del dipartimento tutela vittime della violenza di FdI, Cinzia Pellegrino e l'avvocato Alessandra Guarini, legale del Dipartimento insieme ad alcune vittime e famigliari di vittime di crimini violenti. "Presentiamo questa proposta di legge - spiega Meloni - mentre stiamo per votare un provvedimento ridicolo sulla legittima difesa. Noi vogliamo cercare di costruire uno Stato che sia dalla parte delle vittime invece che dei carnefici". La leader di Fdi ripercorre l'iter che ha portato al disegno di legge in votazione a Montecitorio ricordando anche le «accuse» rivolte ai cosiddetti populisti "di soffiare sul fuoco della paura. Io - controbatte - ho invece ricordato che non è la Meloni ha parlare di paura, ma sono le persone ad averne. Su 250.000 furti in appartamento solo l'1,5% finisce in carcere e di questi il 50% è fuori dopo un anno". La Meloni punta il dito in particolare sulla norma presente nel disegno di legge che stabilisce che la difesa di una persona deve essere corrisposta all'offesa: "Ma come si fa - chiede - a capirlo? Al di là delle forze dell'ordine, come fa una persona comune, un pensionato ad esempio a capire". Il problema secondo Meloni è che in "in Italia si cerca di adattare il codice penale alla capienza delle carceri. Negli altri Paesi se ne fanno di nuove, da noi si adattano le leggi". La proposta di legge di modifica dell'articolo 90 del codice di procedura penale sottolinea Cinzia Pellegrino introduce "un principio di prevenzione delle vittime e di fronte a questo non può esserci privacy".