Novara - “Nonostante l’Italia sia stato uno dei primi Paesi d’Europa a introdurre il divieto di produzione dell’amianto la legge non è ancora esauriente ed è necessario stabilire anche il divieto di utilizzazione di questo materiale assai nocivo per la salute delle persone”. Così afferma l’onorevole Gaetano Nastri (Fratelli d’Italia), che ha presentato nei giorni scorsi una proposta di legge per bandire l’amianto nei processi produttivi. “Una proposta che richiama quanto sancito dalla sentenza di condanna dei vertici dell’azienda Eternit di Casale Monferrato (Al) e che fa proprie le numerose sollecitazioni provenienti dagli operatori del settore, attivi nello smaltimento e nella bonifica delle aree contaminate, che denunciano la mancanza di discariche sufficienti in Italia – ha dichiarato Nastri. Oltre ai tristemente noti effetti nocivi dell’amianto per la salute umana, oggi esiste un grave problema derivante dai costi esorbitanti per bonificare le aree contaminate, il che rende quanto mai indispensabile vietare non solo la produzione e la commercializzazione dell’amianto ma anche il suo utilizzo”. La proposta di legge impone alle imprese la cessazione definitiva nell’utilizzo dell’amianto entro il 31 dicembre 2016, mentre nel periodo precedente la scadenza l’utilizzo è concesso solo con autorizzazione interministeriale.