Novara - Riceviamo e pubblichiamo dai gruppi consiliari in Comune e Provincia di Ncd (Daniele Andretta, Isabella Arnoldi, Pietro Gagliardi, Leo Spataro, Luca Porcu e Camillo Esempio): "La replica del Sindaco di Novara Andrea Ballarė alle nostre sollecitazioni circa la necessità di una maggiore trasparenza in materia di realizzazione di aree industriali lascia interdetti": questa ė l'opinione dei consiglieri comunali e provinciali di Ncd che sul tema della realizzazione di nuovi insediamenti industriali nell'area di Agognate, avevano sollevato una serie di quesiti. A preoccupare gli esponenti di Ncd ė soprattutto la crescita di valore dell'operazione nel complesso ed il limitato numero di interlocutori, con il timore che una conduzione non nitida ed ineccepibile da parte delle amministrazioni interessate possa avere ripercussioni negative. Stiamo parlando di un'operazione commerciale di almeno 40 milioni di euro - dicono - con margini di plusvalenza a favore dei proponenti per svariati milioni, variabili a seconda della diversa applicazione di criteri di valutazione da parte di Comune e Provincia. Ė troppo chiedere di poter verificare la solidità delle proposte e degli interlocutori? Procurarsi precise garanzie sui piani industriali e sulle effettive ricadute occupazionali? Verificare la natura e la certificata prevalenza del "rilevante interesse pubblico" che regge l'intero impianto della proposte? Non dimentichiamo che a differenza di quanto accaduto in passato, oggi non ė nemmeno stato fatto un bando, ė il Comune che si rivolge ai privati chiedendo di realizzare questi interventi. Per tutte queste ragioni Nuovo CentroDestra rinnova la richiesta di convocazione di un consiglio comunale e provinciale congiunto, oltre che la richiesta di far redigere una perizia da parte di un esperto del Tribunale che verifichi l'esatta entità della plusvalenza milionaria. Questi passaggi sono doverosi e certamente da effettuarsi prima, ribadiamo prima, di qualunque ulteriore atto deliberativo ed autorizzativo".
"Abbiamo fatto richieste ben precise alle amministrazioni comunale e provinciale - proseguono i consiglieri Andretta, Arnoldi e Gagliardi - di ricevere puntuali garanzie circa la solidità del progetto nel complesso... In passato uno dei proponenti era ascrivibile ad una società di diritto lussemburghese. Oggi esistono nuove figure di cui bisognerà verificare solidità, competenza ed intenzioni concrete... Ci stupisce che non l'abbia fatto il primo cittadino che evidentemente, dalle sue dichiarazioni, laddove dice che gli interessati sono "i Rossetti, una famiglia di imprenditori novaresi" dimostra di nemmeno conoscere bene i propri interlocutori. A noi infatti non risultano "famiglie di imprenditori novaresi" coinvolte".
"Altrettanto imbarazzante - proseguono i consiglieri Spataro, Esempio e Porcu - ė il silenzio del presidente Sozzani sulla questione... lo stesso silenzio succedutosi dopo l'approvazione della delibera di giunta provinciale che ha di fatto sbloccato l'iter del Comune di Novara. Il fatto che l'iniziativa della provincia sia stata liquidata come un aspetto tecnico non ci convince per nulla. Al contrario ci pare un intervento di sostanza sul quale però il Consiglio Provinciale non è stato coinvolto, nemmeno attraverso una commissione che analizzasse le innegabili rilevanti questioni ambientali di cui oggi ancora nessuno parla".