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Ncd Novara sul caso Princiotta

"L’ARRESTO E' IL MODO PEGGIORE PER CHIUDERE UN MANDATO FALLIMENTARE"

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo in Consiglio provinciale di Ncd: "Questo è il modo peggiore per chiudere un mandato fallimentare". Così i consiglieri provinciali di Ncd Leo Spataro, Camillo Esempio e Luca Porcu commentano le ultime notizie della Provincia di Novara ed i commenti che sono seguiti all'arresto del segretario generale dell'ente Antonino Princiotta. "Sozzani chiede alle forze politiche di non strumentalizzare la vicenda - proseguono - e lungi da noi volerlo fare. Però non si possono non evidenziare le paternità politiche che attengono a questa amministrazione e che non possono essere taciute. Fermo restando che chiunque viene accusato di un reato è colpevole solo nel momento in cui viene condannato, il coinvolgimento di Princiotta, segretario e direttore generale, quindi principale collaboratore di Sozzani in questi anni, dentro inchieste giudiziarie anche di peso non è una novità. Il che avrebbe richiesto a nostro avviso una maggiore cautela. Al contrario il segretario ha avuto in questi anni numerosi incarichi, ampia fiducia, come consulente di Novara Sviluppo, nel cda del Consorzio Rifiuti, consulente nell'autorità d'ambito... Incarichi questi che di fatto hanno costantemente caratterizzato tutto il mandato di Sozzani". "Non sappiamo - dicono i consiglieri - da dove il presidente maturi la convinzione che oltre a Princiotta non vi siano altri coinvolgimenti da parte della Provincia nella vicenda. Noi ovviamente ce lo auguriamo, anche perché l'ipotesi d'accusa sostenuta dagli inquirenti è che proprio una certificazione emanata dalla Provincia di Novara su un macchinario per il trattamento dei rifiuti non idoneo sia alla base di tutto. Certo esiste una grossa responsabilità politica di cui il presidente oggi deve coraggiosamente farsi carico. Rammentiamo intanto che solo qualche mese fa chiedemmo con una mozione di dimezzare lo stipendio di Princiotta, visto che ormai, con la provincia in chiusura, restava poco da fare... Si sollevarono tutti contro questa ipotesi e la mozione non fu nemmeno messa in condizione di essere discussa...". "Anche in quel caso si preferì far parlare i tecnici al posto della politica, con i risultati che adesso sono sotto gli occhi di tutti. A questo punto noi chiederemo venga fatta chiarezza con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, perché già su altri temi non abbiamo ottenuto risposte adeguate, come ad esempio nel caso, sempre clamoroso, dell'area industriale di Agognate. Anche in quella vicenda ci si nascose dietro a "questioni tecniche" che di tecnico a nostro avviso non avevano nulla e presunti "atti dovuti" da parte della Giunta presieduta da Sozzani. "La politica, vera ed autentica deve tornare a giocare un ruolo in queste vicende, soprattutto tornando ad assumersi tutte le responsabilità che competono. E in questo caso l'assunzione di responsabilità da parte del presidente ė perlomeno doverosa... Questa si, oggi, un "atto dovuto”.