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No Musa: la parola ad Andretta, Sozzani e De Grandis

Novara - Sulla manifestazione di sabato pomeriggio contro il progetto Musa (mobilità e parcheggi) nel centro storico di Novara, ecco il commento del consigliere comunale Daniele Andretta (Pdl): "Ho partecipato con entusiasmo e passione alla manifestazione ‪#‎NOMUSA‬ di sabato pomeriggio. Mi complimento con il Comitato e prometto, certamente insieme ai consiglieri comunali di minoranza, che l'attenzione su questo argomento ed il contrasto alla azione amministrativa non cesserà di certo, anzi proseguirà in Consiglio comunale e nelle altre sedi istituzionali. Con sempre più maggior convinzione ed anzi, da oggi anche con la molteplice forza dei partecipanti di questo pomeriggio. E di quella dei molti altri che non hanno potuto o voluto partecipare ma che la pensano ugualmente come noi. Quanti eravamo? Non lasciamoci amareggiare dalle strumentali ricostruzioni al ribasso dei supporter (sempre meno ormai, per fortuna) della Giunta Ballaré. Eravamo tanti, tantissimi, ma soprattutto eravamo i primi, almeno dal Dopoguerra, a protestare con forza e in piazza contro un provvedimento profondamente ingiusto ed immotivato adottato da un Sindaco di Novara e dalla sua Giunta. Delle manifestazioni di piazza è maestra la politica di sinistra, oggi hanno sfilato, in maniera esemplare ed ordinata, invece, tanti, tantissimi cittadini, e questo risultato, credetemi, non potrà sminuirlo o cancellare mai nessuno. Nemmeno con la maggior faziosità di questo mondo. Grazie a tutti".

"Davvero in tanti - commenta il consigliere regionale Diego Sozzani (Forza Italia) - alla manifestazione No Musa di oggi pomeriggio a Novara. Sempre più vibrante la protesta nei confronti delle iniziative di questa amministrazione".

"La grande manifestazione di oggi - spiega Ivan De Grandis, dirigente del Nuovo CentroDestra e fondatore del Comitato 'NO MUSA' - si è rivelata un vero successo senza precedenti, perché non si ricordano altre grandi iniziative di questo tipo contro un'amministrazione comunale novarese. Hanno partecipato oltre 1.000 cittadini al corteo partito dal gazebo allestito in Piazza delle Erbe per dire un NO convinto contro un piano della sosta che non accontenta nessuno e che scontenta tutti: residenti, commercianti, lavoratori, pensionati, pendolari, studenti. Oggi ha vinto una sacrosanta protesta civile, fatta di persone per bene, stufe di tasse e balzelli a cui abbiamo dato voce con il Comitato. Una piazza Matteotti gremita è esplosa di entusiasmo quando abbiamo comunicato che le firme della petizione hanno superato quota 6.300 anche se ancora molte persone stavano firmando al gazebo. Diciamo NO MUSA - rincara De Grandis - perché questa riforma è il colpo di grazia al centro città e alle attività commerciali, perché penalizza i residenti a cui l'abbonamento non garantisce comunque il posto auto, perché penalizza gli studenti e il personale scolastico che dovranno pagare intorno alle scuole, perché penalizza anche le forze dell'ordine che rischiano di dover fare l'abbonamento per dare un servizio di grande importanza e tutela per la comunità. Insomma, un piano che riteniamo scellerato e penalizzante per tutti. La pillola di oltre 3mila parcheggi blu a pagamento in più non la si fa mandare giù ai cittadini con due navette d'epoca, nemmeno elettriche, e con qualche vaga promessa su eventuali modifiche - attacca ancora De Grandis - i giovani che hanno portato lo striscione con la scritta 'Nel blu dipinto di blu... Ballarè non ti vogliamo più!' hanno indossato all'inizio del corteo delle maschere bianche con del nastro blu sulla bocca per protestare simbolicamente contro chi avrebbe voluto tapparci la bocca sul maxi aumento di oltre 3mila parcheggi, contro chi ha provato a paragonare qualche vandalo alla brava gente in piazza oggi. L'Amministrazione adesso deve prendere atto delle centinaia di  persone che sono qui oggi a manifestare - conclude De Grandis - deve prendere atto di migliaia di cittadini che hanno firmato una petizione contro il loro progetto, deve tornare sui suoi passi e ascoltare i cittadini. Alla fine ho ricordato che sarà depositato il quesito per il Referendum e che è già stata aperta un'altra sottoscrizione online per chiedere le dimissioni dell'Assessore alla Mobilità Rigotti".