Novara - Si è tenuta nel pomeriggio di sabato in centro a Novara la manifestazione “Noi contro il terrorismo”, iniziativa lanciata da Ivan De Grandis, che si è attivato con l’aiuto di altri cittadini, coinvolgendo anche Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dal brigatista Cesare Battisti, un simbolo delle vittime del terrorismo. Una manifestazione, che “è stata voluta senza simboli di partito - commenta De Grandis - E così è stato". Un grande striscione innalzato al centro del presidio e tanti tricolori nelle mani delle decine di persone che hanno voluto partecipare al momento ospitato in piazza Duomo per condannare il vile attentato di Tunisi e onorare la memoria delle vittime italiane, in primis quella di Francesco Caldara, il 64 enne novarese.
“Una morte che non deve passare sotto silenzio. Bisogna agire e bisogna farlo subito e tutti insieme, per contrastare questi fenomeni, per contrastare il terrorismo. Da parte mia solidarietà alla famiglia e ai cittadini novaresi” ha detto nel suo intervento Alberto Torregiani.
“Questo deve essere un momento in cui essere uniti, al di là delle parti politiche - ha spiegato nel suo intervento il consigliere provinciale Federico Binatti - E’ giustissimo scendere in piazza uniti e con il tricolore per quella che è una iniziativa nata in modo spontaneo che ha unito molti giovani e cittadini a lavorare insieme. E' un seganel concreto il voler evitare le bandiere di partito. L’altra sera qualcuno di noi era presente anche al corteo promosso dal Comune e adesso ci sono qui persone che non sono politicamente vicine a noi ma che sposano la bontà dell'iniziativa.
De Grandis: “Siamo felici di essere riusciti ad organizzare in poche ore un evento partecipato e sentito per ricordare il novarese Francesco Caldara, per stringere la comunità intorno alla famiglia e per dare un'altra opportunità all'opinione pubblica di condannare senza se e senza ma quello che è solo una vile barbarie".
In conclusione della manifestazione c'è stato un momento di raccoglimento con un minuto di silenzio e un commosso saluto al novarese che nella notte è giunto a Novara.