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Noi x Novara smonta i dati forniti da Ballarè

De Grandis: “Sono quasi 2.000 gli stalli a pagamento che quotidianamente non vengono utilizzati, il piano parcheggi è sovradimensionato e non rispecchia le esigenze dei cittadini. E l’Amministrazione in otto mesi non ci ha fatto discutere la petizione NO MUSA e le tre proposte che abbiamo depositato il giorno in cui anche Striscia la Notizia venne in città”
Ivan De Grandis

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Ivan De Grandis (NoiXNovara): "Da circa un anno in città non si fa altro che parlare del famoso piano MUSA, osteggiato da tanti, digerito come un boccone amaro da molti, ben accolto da pochi. Probabilmente leggendo l’introduzione alcuni lettori sorrideranno mentre altri storceranno il naso, “Ancora si parla di MUSA? Oramai è in vigore e nel bene o nel male dobbiamo conviverci” - dirà qualcuno. Verissimo, il nuovo piano della sosta è realtà, ne siamo consapevoli - del resto è proprio chi scrive che lo scorso hanno ha fondato il Comitato “NO MUSA” - però è necessario rivederlo, modificarlo laddove il contratto in essere lo consenta e se necessario andare a ridiscutere alcuni termini. Questo è uno degli obiettivi che “NoixNovara” si prefigge: ridimensionare un piano che non incontra le esigenze della città e proprio grazie ai dati pubblicati dal Sindaco dopo i primi sei mesi di vita del nuovo piano parcheggi, vi offriamo il nostro punto di vista che non coincide con l’ottimismo manifestato dall’attuale Amministrazione Comunale. Vogliamo però cogliere l’occasione per sottolineare che a fine gennaio avevamo depositato oltre 8mila firme contro il piano della sosta in questione e altre migliaia di firme a sostegno di tre proposte di modifica al piano Musa lo stesso giorno in cui anche Striscia la Notizia venne in città, ma l’Amministrazione in ben otto mesi non ci ha mai fatto discutere ne la petizione “NO MUSA” ne tanto meno le tre proposte. E questa la chiamano democrazia? A voi, in base anche alla vostra esperienza personale ed al modo in cui vivete la città, lasciamo ogni giudizio. Torniamo indietro di due settimane, periodo in cui il Sindaco ha rilasciato interviste in cui ha manifestato la sua soddisfazione per i risultati centrati dal nuovo programma per la sosta e mentre attraverso la stampa locale ha indicato che i novaresi si muovono di più con la bicicletta e a piedi, attraverso i social network ha proclamato un forte utilizzo dei parcheggi a pagamento. Innanzitutto riteniamo che le dichiarazioni siano in contrasto, ma soprattutto queste affermazioni ritraggono la realtà cittadina? Partiamo da un presupposto, a nostro avviso, i dati forniti dall’Amministrazione Comunale sono incompleti e non forniscono una visione limpida della realtà, si tratta infatti di assunzioni, di informazioni riguardanti alcune fasce orarie e non la totalità dell’orario a pagamento, piuttosto che di dati reali si tratta di stime. Punto saliente del rapporto pubblicato sul sito del Comune sono gli indici di occupazione, ovvero l’utilizzo, degli stalli a pagamento. Notiamo subito che i dati relativi all’indice di occupazione dei parcheggi a pagamento si riferiscono solamente al mattino, il rapporto stesso evidenzia in grassetto (aspetto che non è stato precisato da Ballarè sui social network) che si tratta di dati riguardanti i soli orari di punta. Pare infatti che tra le 10 e le 11:30 nella zona soggetta a tariffa A ben 9 parcheggi su 10 vengono occupati. Chi ha redatto il rapporto si è poi scordato di indicare come durante la seconda fascia oraria analizzata (quella pomeridiana dalle 15:30 e le 17:00) solo il 59% dei parcheggi a pagamento del centro venga utilizzato (dato che coincide con il 2012, quindi al momento i benefici portati da MUSA al pomeriggio per l’area A non sono così evidenti). Analizzando le informazioni riguardanti le altre zone, possiamo notare come nell’area B al mattino vengano occupati 6 parcheggi su 10 mentre al pomeriggio meno della metà, invece nell’area C, quella meno cara, l’occupazione dei parcheggi si aggira tra il 65% (pomeriggio) ed il 70% (mattino). Ricapitoliamo facendo due conti per vedere quanti parcheggi a pagamento restano inutilizzati. Prendiamo i dati forniti dal Comune nel rapporto e moltiplichiamo il numero totale di parcheggi a pagamento (divisi per zona) per le percentuali di occupazione (anch’esse divise per zona). Così facendo possiamo vedere come al mattino mediamente, dalle 10 alle 11.30, quasi 1.500 parcheggi a pagamento nelle tre aree restano inutilizzati, mentre al pomeriggio sono ben 2.300 gli stalli che restano vuoti! Precisiamo inoltre che questi dati riguardano le ore di punta, insomma sono i dati migliori, chissà nelle altre fasce orarie, alle nove del mattino per esempio quanti parcheggi a pagamento vuoti in più si hanno! Sicuramente alcuni di voi si staranno domandando “come vengono calcolati questi indici?” Sul rapporto del Comune non abbiamo trovato una descrizione della formula applicata, abbiamo però notato sui social network che alcuni cittadini curiosi di capire tali meccanismi sono riusciti ad ottenere una risposta. Sembra infatti che (riportiamo testualmente la risposta del Sindaco o del suo staff) “Il conteggio dell’indice di occupazione degli stalli è stato fatto in parte con i dati dei sistemi a spira che rilevano la presenza delle auto, in parte con il conteggio visivo”. Semplifichiamo per i lettori: il sistema spira si basa su un conteggio che solitamente avviene tramite strumentazioni utili a misurare il numero di passaggi di vetture e o lo stazionamento delle stesse presso i parcheggi, quindi, sicuramente è uno strumento scientifico. Il conteggio visivo invece non può essere considerato come oggettivo e tantomeno scientifico e quindi, a meno che ogni giorno a partire da Febbraio ci siano stati degli operatori che abbiano contato via per via il numero di macchine parcheggiate, l’Amministrazione ha fornito stime e non dati oggettivi. Anzi ha fornito stime per un totale di tre ore giornaliere sulle 11 in cui è necessario pagare! Abbiamo poi un dubbio: come mai nel rapporto non si menzionano gli incassi? Vengono elencati indici di occupazione, abbonamenti emessi, numero di biciclette che si aggirano in città, manca però il dato più facile da ottenere… quanto si è guadagnato. Al di là delle facili ironie, un dato utile per capire le performance di qualsiasi progetto dovrebbe essere il totale incassato, però al momento è un dato che non viene fornito. Concludiamo questa breve analisi, affermando che il piano MUSA è sicuramente sovradimensionato e non lo diciamo in base ad informazioni faziose ma semplicemente leggendo i dati forniti dal Comune. Al momento in città ci sono un numero esagerato di stalli a pagamento che restano puntualmente inutilizzati, creando un effetto domino sulle aree dove è ancora possibile parcheggiare gratuitamente e che vengono quindi prese d’assalto dai cittadini alla ricerca di un parcheggio libero, causando quindi disagio a residenti ed attività commerciali delle zone interessate. Come movimento civico non intendiamo ammaliarvi con slogan propagandistici, siamo cittadini e lavoratori qualsiasi, proprio come voi che leggete questa analisi e cerchiamo di contribuire alla crescita della comunità. Le interpretazioni soggettive dei dati, le frasi di circostanza sui presunti benefici nell’avere intere vie vicino alle attività commerciali del centro semivuote, non ci interessano, oggi abbiamo ragionato su dei numeri, ed i numeri difficilmente mentono, domani vorremmo proporre assieme a voi delle soluzioni. Finita qua? No perché “Noi x Novara” in questi giorni ha analizzato anche i dati a disposizione della “settimana europea della mobilità sostenibile”. Risulta evidente che essendo spento il riscaldamento domestico, i valori del 2015 sono essenzialmente legati al traffico veicolare, e dimostrano ancora una volta l’inutilità “ecologica” del Piano Musa. I valori di Ozono, NO2 , Benzene e CO dimostrano come nulla sia cambiato infatti con il piano Musa".