Novara - Il Giorno del Ricordo, la tragedia delle Foibe, le sofferenze degli esuli in Patria e quel contesto storico, rimangono un tabù per il Pd novarese. Lo si è appreso nel Consiglio Comunale di Novara svoltosi ieri (7 giugno), nel quale il Consigliere Comunale Ivan De Grandis di Fratelli d’Italia ha presentato come primo firmatario la Mozione per il conferimento della Cittadinanza Onoraria alla memoria di Norma Cossetto, vittima di guerra. "Il Pd ha votato contro, con dei pretesti assurdi – spiega De Grandis. – Norma Cossetto, studentessa istriana che venne arrestata, violentata e uccisa dai partigiani italiani e jugoslavi e gettata nelle Foibe nell’ottobre del 1943, è considerata non solo un caso emblematico della pulizia etnica perpetrata sugli italiani dai partigiani comunisti titini, ma è anche un simbolo contro ogni discriminazione, violenze e femminicidi che hanno patito e patiscono tante donne. Tanto che negli anni, Norma Cossetto ha ottenuto diversi riconoscimenti, come la laurea «Honoris Causa» alla memoria, conferita dall’Università di Padova su proposta del Magnifico Rettore Concetto Marchesi, antifascista, membro comunista del CLN veneto (pensate un po’) e con l’unanimità del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia. O come la medaglia d’oro al valor civile conferitale nel 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
De Grandis evidenzia anche, come “alcuni Comuni italiani le abbiano intitolato sale consiliari, vie, giardini e piazze municipali. Roma Capitale, ha concesso la cittadinanza onoraria votata anche dal Pd, alcuni mesi fa. La stessa cosa a Verona”. Ma tutto ciò, non è bastato a sensibilizzare la coscienza del Pd novarese che si è trincerato con motivazioni paradossali e ha votato contro il conferimento della cittadinanza onoraria. “Ricordo che proprio il Consigliere Emanuela Allegra, che in aula ha fatto l’unico intervento per il gruppo consiliare del Pd, si è sempre eretta a paladina per le tematiche che riguardano la violenza sulle donne e sui femminicidi. Ma allora, come si può essere così ipocriti da votare contro questo documento?” – si chiede De Grandis.
L’intervento del consigliere Allegra registrato in streaming, in più passaggi ha proprio il sapore del giustificazionismo. “Credo che purtroppo, questi episodi facciano parte di tutte le guerre” – dice aprendo l’intervento - “come gruppo del Partito Democratico noi crediamo che si stia tentando di intorpidire la storia, si stia tentando di equiparare chi era dalla parte giusta e chi era dalla parte sbagliata – insiste. - Non siamo d’accordo sull’utilizzo programmato della memoria”.
Alla “Democratica” sembra non piacere proprio “che pullulano strade, vie, piazze, dedicate a questa vittima...” – poi aggiunge - “non si possono equiparare quelli che furono i fascisti e gli antifascisti” - e ancora - “Non siamo d’accordo per l’utilizzo, che non è un utilizzo chiaro rispetto all’episodio e gli episodi che ci sono stati. Per questo voteremo contro.”
Insomma, per farla breve e per riassumere il succo del discorso, Norma Cossetto faceva parte della parte sbagliata, perciò ci spiace, ma sono cose che succedono in guerra… “L’esponente Pd non conosce la storia e nemmeno il caso specifico, mi pare chiaro – sottolinea De Grandis – Norma era solo una studentessa senza colpe, se non quella di essere italiana. Questo è stato accertato dai fatti. Gli storici ci raccontano che nei giorni in cui Norma fu prigioniera dei partigiani comunisti nella scuola del paese, dovette non solo subire i lazzi dei suoi carcerieri, ma nella stanza del comandante, vivere la peggiore delle umiliazioni per una donna: fissata a un tavolo con delle corde, fu violentata dai suoi carcerieri. Dopo giorni di sofferenza, fu condannata a morte con altre ventisei persone. I titini la portarono sul luogo dell’esecuzione e prima di gettarla martoriata nella foiba, vollero darle un ultimo bestiale addio. Infierirono ancora sul suo corpo, le recisero i seni e le conficcarono un legno nei genitali. E tutto questo non è violenza sulle donne? E tutto questo non merita rispetto? Non è un caso emblematico di femminicidio? – si chiede De Grandis. In consiglio comunale approvammo all’unanimità la mozione presentata proprio da Emanuela Allegra per posizionare una sedia rossa con la scritta “posto occupato” per dare un segno stabile a ricordo delle donne vittime di violenza. Proprio Allegra commentò dicendo che “un tempo quella sedia poteva essere occupata da una donna ammazzata”. Bene, su quella sedia poteva essere seduta anche Norma Cossetto, che lei e il suo partito non hanno ritenuto degna abbastanza, per insignirla della Cittadinanza Onoraria, ritenendola vittima di serie B. Fortunatamente, anche senza il loro voto, Novara le tributerà questo importante riconoscimento. Ho ringraziato chi ha votato la nostra mozione e poi, indignato per parole così assurde e inconcepibili, ho abbandonato l’aula”.