Novara - "Novara fa da sé!", una frase ormai epica pronunciata negli anni Trenta da un gerarca fascista al duce, che aveva chiesto cosa potesse fare per la città dopo la visita nel centro storico novarese. Pare che lo stesso Mussolini sia rimasto stizzito da tale risposta al suo gesto di 'generosità', ma tant'è...
La storia - pur con mille e più distinguo - si ripete ancora oggi, con la vicenda delle candidature all'interno del centrosinistra. A raccontarla nel dettaglio il consigliere regionale Domenico Rossi (Pd): "Si chiude una due giorni intensa, durante la quale, insieme a Rossano Pirovano, Milù Allegra, Paolo Furia, Enrico Borghi e tanti altri dirigenti e militanti ho lavorato per evitare che il Partito Democratico facesse un errore grave candidando Laura Castelli nel collegio uninominale di Novara. Sarebbe stata una scelta priva di qualsiasi logica in cui tutti avrebbero perso qualcosa, anziché guadagnare: Di Maio non avrebbe certo eletto un parlamentare in più e il PD avrebbe perso migliaia di voti. Il livello nazionale stava per fare un grave errore, ma grazie alla reazione capace e unanime dei diversi livelli territoriali, alla fine si è fatta la scelta migliore. Sono davvero felice che il territorio sia stato in grado di farsi ascoltare e che alla fine Rossano sarà candidato al collegio uninominale del Senato, oltre che nel plurinominale, e Milù al collegio uninominale della Camera oltre che al secondo posto del plurinominale. Ho imparato che anche in questo caso può fare la differenza organizzarsi per dire no e chiedere un cambiamento. Che costruire relazioni negli anni può aiutare a sostenere anche i dialoghi più difficili. Tutte cose che non si possono fare se immaginiamo la politica solo come una serie di post sui social network. Ora mi auguro che le polemiche di queste ore - legittime e comprensibili - si plachino. Il territorio è rappresentato al meglio e non abbiamo più alibi in vista del 25 settembre: diamo il massimo per la campagna elettorale e, dal giorno dopo, impegniamoci per rendere la politica più simile a come la vorremmo. Infine, per chi ha seguito la vicenda nei dettagli, non crederete mica che la Castelli abbia rifiutato Novara? Quando ha capito che era in corso una vera e propria rivolta ed è stata avvisata che si lavorava ad una soluzione differente ha diffuso la nota in cui diceva di non accettare".
Va ricordato che Milù Allegra, oggi consigliere comunale e provinciale, nelle ultime due legislature è stata la più votata nel Pd.
Gianmaria Balboni