Novara - Il 6 aprile 2024 alle 19:00 si terrà a Novara presso lo spazio di ristorazione Le Grandi Volte (Via dei Tornielli, 9) l’incontro “PerchéNOS”. Un evento di due ore aperto a chiunque voglia partecipare in cui si discuterà di questioni politiche a partire da tre pilastri: l'inverno demografico, la transizione energetica e le crescenti diseguaglianze sociali. Con Alessandro Tommasi, creatore di NOS, già founder di Will Media, verranno affrontati temi locali, nazionali ed europee. Ci si interrogherà su come riuscire a collaborare tutti insieme per dare forma a una società a prova di futuro.
«NOS è un media-partito nato con un’idea precisa: contribuire a rafforzare l’area dei liberaldemocratici italiani. In questo senso l’accordo con Azione è lo sbocco naturale del nostro percorso che deve culminare in un grande rilancio di quest’area politica dopo le elezioni europee. C’è una comunità là fuori che da troppo tempo fatica a trovare spazio e voce. Non siamo destinati alla cifra singola! Il nostro impegno è mirato a riguadagnare la fiducia di queste persone con trasparenza, metodo e accountability», queste le parole di Tommasi in occasione della conferenza stampa al Senato di giovedì 29 febbraio che ha sancito l’accordo elettorale tra Nos e Azione-Siamo Europei per le prossime elezioni europee. Un accordo che vedrà candidati alcuni esponenti di Nos, a partire da Tommasi nella circoscrizione Nord-Ovest, nelle liste di Azione.
Ci sarà quindi il logo di NOS sulla scheda elettorale? Il riconoscimento del lavoro e della qualità della comunità di NOS sta nella volontà di costruire insieme un percorso comune, trasparente, contendibile e al passo coi tempi. Siamo in una fase ancora convulsa ma rimaniamo aperti a considerare la possibilità qualora ci fossero le condizioni politiche per farlo.
Chi sono gli altri candidati? Proporremo diversi candidati distribuiti nelle diverse circoscrizioni. Sono persone di grande qualità che hanno già alle spalle attivismo, associazionismo, impresa ed esperienze di amministrazione.
Cosa succede dunque il 10 giugno? Dopo queste europee, che rimangono le più importanti elezioni europee degli ultimi anni, avvieremo un percorso di costruzione di un nuovo soggetto liberaldemocratico che non rinunci alle diverse storie, identità e sensibilità ma che sia capace di darsi regole trasparenti che garantiscano la contendibilità delle leadership e valorizzino i talenti, specie i più giovani.
Siete aperti anche a Italia Viva? Come dichiarato più volte da Carlo Calenda, c’è una incompatibilità di valori e di metodo, prima ancora che di contenuti, che rende impossibile la creazione di una lista comune, a prescindere dal valore dei singoli membri di Italia Viva fra cui, ovviamente, ci sono persone di tutto rispetto e di qualità.
Chi farà parte del nuovo soggetto il 10 giugno? Associazioni, movimenti e partiti di ispirazione liberaldemocratica; ma soprattutto singoli cittadini, volontari, militanti. Tante persone guardano la politica da fuori, sono deluse e scoraggiate, ma non per questo meno curiose o pronte a darsi da fare se diamo loro un orizzonte credibile e regole chiare. A loro dobbiamo la costruzione di una casa politica aperta, contendibile, trasparente con una organizzazione interna al passo coi tempi.