Novara - “Siamo davvero perplessi - afferma compatto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Novara composto da Paola Vigotti, Cristina Macarro (nella foto) e Mario Iacopino - nel constatare con quanta leggerezza vengano prese decisioni che impegnano il nostro Comune e quindi i nostri concittadini per gli anni a venire per milioni di Euro. Si tratta di leggerezza e incoscienza, altro che strategia. Oggi il Consiglio Comunale dovrebbe ratificare un accordo già firmato dal Sindaco con l’Agenzia del Demanio che impegna il nostro Comune e quindi i nostri concittadini a investire da 28 a 38 Milioni di Euro nei prossimi 5 anni. Il progetto di acquisire parte della caserma Passalacqua e della caserma Cavalli per riqualificarle e destinarle agli Uffici Comunali è un progetto affascinante, che può avere dei risvolti positivi. Peccato che durante la Commissione di lunedì 12 dicembre questi aspetti positivi non siano stati quantificati, e siano state fatte solo un paio di considerazioni generali sull’utilità della riqualificazione e sull’utilità dell’accentramento degli uffici comunali, nessun accenno a quanto potrebbe risparmiare il Comune in termini di affitti, riscaldamento, utenze, né soprattutto come intenda finanziare il progetto. Ci saremmo aspettati che con un progetto così importante e così impegnativo dal punto di vista economico gli Assessori si presentassero in Commissione con un bel prospetto costi, benefici e finanziabilità del percorso in esame, ecco nulla di tutto ciò è stato presentato, solo tanti tecnicismi sulla variante urbanistica e un brevissimo accenno a un presunto studio di fattibilità che sarebbe stato fatto “dagli uffici” ma che ovviamente non ci è stato fatto pervenire, né per la Commissione, né per questo Consiglio Comunale, un modus operandi questo, che tra l’altro sta diventando prassi consolidata. Ci ha alquanto sorpreso che l’assessore al bilancio Moscatelli in Commissione non abbia proferito parola su come il Comune intenda finanziare questo progetto, eppure qualche effetto sul Bilancio lo avrà quando verrà ratificato l’accordo. Si sta parlando, infatti, di reperire per la durata del medesimo, dai 5,7 a 7,7 Milioni per ciascun anno su un bilancio che oggi prevede di investire in opere pubbliche per il 2017 in tutto 8 Milioni di euro. Si tratta quasi di raddoppiare gli investimenti. È un progetto che sta in piedi? O si tradurrà infine in un grosso rischio che obbligherà a lasciare indietro tutto il resto, com’è già successo negli ultimi 15 anni? Scuole che cadono a pezzi, strade che sono un colabrodo, edifici pubblici fatiscenti. Quando si parla di recuperare finanziamenti da fondazioni o bandi europei, quanto si crede di potere recuperare? Quando ad esempio nel 2016 ne sono arrivati circa 2,5 Mln e gli altri che mancano da dove verranno fuori? E ci si ricorda che il cofinanziamento di solito prevede una percentuale a carico dell’Ente di circa il 20%? Chi firmerebbe un accordo simile? Noi del Movimento 5 Stelle come tutti i cittadini che a casa propria si fanno i conti in tasca prima di fare un investimento non ce la sentiamo di approvare un tale impegno fintanto che non ci venga dimostrato da chi ha siglato quest’accordo e da chi vuole portarlo avanti, che effettivamente è fattibile e che porterà vantaggi quantificabili alla cittadinanza. Non ci si venga a dire (come ha provato a fare l’Assessore Borreani in commissione) che la riqualificazione si deve fare perché altrimenti quei luoghi potrebbero essere occupati e andrebbero incontro al degrado, perché il degrado è appena lì dietro in una proprietà che è già comunale, che versa da anni in uno stato pietoso: Il Macello. Inoltre, non è scritto da nessuna parte che il Comune si ‘doveva’ prendere in dote parte della Caserma Cavalli e parte della Passalacqua, si poteva predisporre la variante urbanistica e scegliere di lasciare tutto al demanio. Da cittadini siamo stanchi di questa “strategia” che negli anni ci ha portato a investire i soldi dei contribuenti in cattedrali nel deserto come il PalaNastri che doveva essere un affare e invece ci ha portato a pagare un mutuo trentennale per milioni di euro, un castello che dopo 17 Mln d’investimento è una scatola vuota ancora da finire e un PISU che è ancora lì vuoto dopo varie inaugurazioni".