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A NOVEMBRE PARTONO I GRUPPI DI INCONTRO DEDICATI ALLE FAMIGLIE

Novara - Una cinquantina di famiglie in tutto il territorio novarese parteciperà ai momenti di confronto attivati dall’associazione “Tu sei mio figlio onlus”, a tutela dei minori e dei genitori. Il programma, in collaborazione con la Provincia di Novara, sarà avviato il prossimo novembre, mentre le adesioni saranno raccolte tra il 10 e il 21 ottobre prossimi.
“Si tratta di occasioni di incontro e approfondimento sulle tematiche che ogni giorno affrontiamo nelle nostre case e assieme ai nostri cari”, ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Annamaria Mellone. “La persona è al centro della nostra programmazione – ha aggiunto l’Assessore – e questi appuntamenti rientrano nelle politiche già avviate con successo nell’ambito della Consulta del volontariato e in linea con l’approccio sussidiario che ci contraddistingue”.
Galliate, Novara e Invorio; sono tre i comuni della provincia dove cittadini, genitori, nonni e ragazzi potranno fare rete per aiutarsi a vicenda. Saranno seguiti da un Facilitatore (psicologo) che dovrà moderare e coordinare le attività del gruppo. Il Co-facilitatore avrà invece il compito di raccogliere dati, esperienze e qualsiasi elemento che possa aiutare a identificarsi nelle casistiche che saranno via via emerse. Ogni gruppo si terrà con cadenza quindicinale, e ogni incontro avrà la durata di 90 minuti.
“Dal 2008 abbiamo collaborato con molte famiglie in tutto il Piemonte – ha osservato la Presidente dell’Associazione, Eleonora Montanari – e siamo riusciti a comprendere come i disagi familiari e le problematiche giovanili siano del tutto trasversali”. Ancorché disoccupazione e crisi economica incidano sulle dinamiche sociali, la crisi della famiglia sfugge alle contingenze e risponde all’esigenza di affetto, dialogo e attenzione che alberga in ciascuno dei suoi componenti. “Un fattore determinante è il rapporto tra i genitori; se questo si rompe i figli subiscono inevitabilmente dei contraccolpi che, secondo i dati che abbiamo raccolto, è bene gestire sin da subito”, ha confermato Montanari. “Un terzo delle casistiche che abbiamo considerato riguarda bambini da 0 a 5 anni. Sembra che non capiscano, invece sono i soggetti più fragili”, ha concluso l’esperta.
In coerenza con quanto programmato in materia di sussidiarietà orizzontale, l’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia sta perseguendo l’obiettivo di avvicinarsi alle realtà del terzo settore, nella consapevolezza che il volontariato e il terzo settore ricoprono, nella nostra comunità, un importante ruolo per le attività ed i servizi offerti che si affiancano e si integrano con l’azione degli enti pubblici, nonché per il significato etico della sua presenza.
Questa determinazione ha spinto l’Assessorato alle Politiche Sociali a cercare l’integrazione e la collaborazione del terzo settore affinché, insieme, si possano individuare le situazioni di bisogno sulle quali focalizzare l’attenzione e le risorse, sia umane che economiche, per il sostegno e l’attivazione di interventi risolutori.
Le attività realizzate e gli incontri avuti lo scorso anno, condotte con e in collaborazione con le diverse associazioni del territorio, hanno evidenziato come tutto ruoti intorno alla famiglia e come questa necessiti di azioni a favore della genitorialità e della tutela dei minori.
L’ istituzione famiglia ha vissuto negli ultimi anni un cambiamento radicaleperdendo la propria struttura di cellula primaria educativa e sociale; questi cambiamenti si sono ripercossi sugli scambi generazionali, a ciò si aggiungano le difficoltà portate da questo periodo di recessione economica e lavorativa.
Con l’ausilio quindi del terzo settore e del privato sociale, l’Assessorato alle Politiche Sociali intende perseguire un programma a favore della famiglia e dell’infanzia, nel rispetto della centralità delle relazioni familiari, sociali e ambientali, del diritto alla protezione e della partecipazione dei minori, del diritto alla non discriminazione.
Il programma muove:
- dai profondi cambiamenti della famiglia oggi: diversa composizione dei nuclei, calo della natalità, instabilità dei legami familiari, basso tasso di occupazione femminile, aumento rischio di povertà, scarsità di servizi e risorse rivolte alla famiglia. Occorre quindi sostenere le famiglie in un’ottica di prevenzione delle situazioni di disagio, che deve portare nella direzione di una concreta applicazione del principio di sussidiarietà, che si traduce nel coinvolgimento del privato sociale, del terzo settore e delle reti associative familiari.
- dalla consapevolezza crescente dei diritti dei bambini sancita dalla Convenzione sui Diritti del Bambino i cui concetti fondamentali specificano con modalità interdisciplinare la titolarità del bambino nel veder corrisposti i propri bisogni di sviluppo. L’ordinamento giuridico ha sviluppato, anche se di recente, a sviluppare attenzione ai diritti di personalità del soggetto in formazione, e riconoscergli di non essere solo un figlio di famiglia proprietà dei genitori, ma un’autonoma persona le cui giuste aspettative e attitudini devono essere riconosciute e rispettate.

Sul versante del sostegno alle competenze genitoriali risulta opportuno investire sia da parte dei soggetti pubblici sia di quelli privati nella proposta di opportunità formative per i genitori, diversificate in relazione alle differenti fasi dell’infanzia e adolescenza. Le prassi acquisite in questo campo possono consentire:
• l’avvio o il consolidamento di diverse modalità di intervento – per es. in piccolo gruppo con conduttore / con facilitatore , in grande gruppo con relatore ( Scuola per Genitori ), individuale con consulente etc. .
• lo sviluppo di interventi specificamente orientati a fornire supporto ai genitori unici
• l’avvio o il consolidamento di azioni di sostegno a genitori separati
• l’attivazione di gruppi di mutuo aiuto tra genitori

All’interno di questo quadro trova la sua collocazione la compartecipazione alla realizzazione del progetto della realizzazione di gruppi di auto mutuo aiuto per genitori presentato dell’Associazione Tu sei mio figlio.