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NUOVO OSPEDALE DI NOVARA, NASTRI E MANCUSO SOLLECITANO IL GOVERNO PER I FONDI: IL NOSTRO PROGETTO E’ PIU’ AVANTI DI QUELLO DI TORINO

Novara - “Il nuovo ospedale di Novara costituisce un obiettivo strategico sia per dare migliori servizi ai cittadini sia per sviluppare il polo universitario medico del Nord Piemonte”. Così l’on. Gaetano Nastri e l’on. Gianni Mancuso, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore del Pdl novarese, spiegano l’iniziativa di presentare un’interrogazione al ministro della Salute.

“Grazie all’impegno della Giunta regionale – dicono i parlamentari novaresi – lo scorso 26 gennaio la Conferenza dei Servizi convocata presso l’assessorato alla Sanità a Torino ha approvato il progetto preliminare della Città della salute e della scienza di Novara e contestualmente la relativa variante urbanistica. Nel quadro economico dell’opera, la quota di finanziamento di parte statale, dai fondi ex art. 20 delle legge 67/88, ammonta a 150 milioni di euro. Sappiamo che, in base agli accordi di programma ancora da sottoscrivere tra il Ministero e la Regione Piemonte risulterebbero disponibili risorse per 377.645.000 euro, di cui oltre 351 milioni già assegnati con delibere del Cipe del dicembre 2008”.

Nastri eMancuso ricordano che la Regione intende destinare la somma di oltre 377 milioni per la costruzione della Città della Salute e della Scienza di Novara e di Torino, ma il primo progetto è in una fase più avanzata. Infatti, “a Novara si prevede, entro i prossimi 6 mesi, l’effettuazione degli espropri dei terreni su cui insisterà l’opera, la bonifica dei terreni e la redazione del progetto definitivo. Per cui riteniamo – concludono – che vi sia necessità di avere risorse certe in tempi brevi. Chiediamo dunque al governo di confermare che le risorse finanziarie sono ancora disponibili per la sottoscrizione degli accordi di programma con la Regione. E sollecitiamo lo stesso governo, visto lo stato di avanzamento diverso dei progetti di Torino e Novara, a dare corso a due fasi distinte, in modo da permettere il progetto novarese di procedere senza ulteriori ritardi”.