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Oltre 10.000 firme raccolte per i referendum della Lega

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria provinciale della Lega Nord: Si è svolto l’ultimo fine settimana della raccolta firme per le 5 proposte di referendum abrogativi proposti dalla Lega Nord: abolizione Legge Fornero, abolizione Legge Merlin sulla prostituzione, abolizione delle Prefetture, abolizione della Legge Mancino sui reati d'opinione e abolizione dell’accesso ai concorsi pubblici per gli immigrati. Nei 21 gazebo dislocati sabato e domenica scorsa in tutta la provincia di Novara sono stati raggiunti numeri straordinari, con circa 1.800 firme (mediamente per ogni referendum) raccolte in soli due giorni. Con quest’ultima tornata di gazebo, il risultato finale della raccolta in provincia di Novara si è attestato a circa 10.000 firme, a cui vanno aggiunte quelle sottoscritte nelle segreterie dei Comuni: per fare solo un esempio, nel Comune di Novara sono state apposte circa 400 firme per l’abrogazione della sciagurata legge Fornero. “E’ la conferma che la Lega Nord è rimasto l’unico movimento politico che rappresenta i bisogni di famiglie e lavoratori. – afferma Luca Bona, Segretario Provinciale – La gente ha capito e ha condiviso la bontà di queste proposte ed il successo della nostra iniziativa è stato eccezionale. In provincia di Novara vi è stata inoltre la spinta di tanti Militanti che hanno svolto uno straordinario lavoro. Tutto ciò conferma che la via intrapresa dalla Lega sul nostro territorio provinciale è quella vincente: parlando dei temi a noi più cari e con militanti che credono nei progetti di indipendenza del nostro Movimento, i risultati arrivano. Il mio ringraziamento va ancora una volta ai Sostenitori, ai Militanti e ai Segretari che hanno contribuito a questo risultato”. “Ricordo che per un altro mese vi è ancora la possibilità di sottoscrivere la nostra sesta proposta di referendum, – afferma Mauro Franzinelli, responsabile per i referendum in provincia – cioè quella per la reintroduzione del reato di immigrazione clandestina. Una risposta chiara alla incapacità e dilettantismo con cui l’attuale governo gestisce l’operazione “Mare Nostrum”, un buco senza fondo che ha portato all’incremento del 1000% di immigrati arrivati sul nostro territorio e a 9,3 milioni di euro spesi ogni mese.  Mentre tante nostre famiglie sono in difficoltà e tanta gente è senza lavoro, si assicurano ai clandestini circa 1.200 euro ogni mese, la metà della pensione sociale con cui vivono migliaia di nostri concittadini, una vera vergogna. Con questo referendum vogliamo dire forte che la clandestinità è reato. Fino al 7 luglio saranno organizzati ulteriori gazebo e si potrà firmare nei Comuni”.