Share |

Opposizione Consiglio provinciale: Besozzi affonda sull’immigrazione

"Il Presidente della Provincia senza numeri in aula vede approvare la mozione del centrodestra"

Novara - In Consiglio provinciale passa la linea del centrodestra (Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia): l’Assemblea di Palazzo Natta, infatti, ha oggi espresso a larga maggioranza la propria contrarietà alle ipotesi di creare un terzo hub di prima accoglienza per i richiedenti protezione internazionale. «La mozione da noi presentata – spiegano i proponenti Andrea Crivelli, Ivan De Grandis, Michela Leoni, Massimo Marcassa e Luca Piantanida – impegna la Provincia e quindi il Presidente Besozzi, a rappresentare formalmente al Presidente della Regione Piemonte, all'Assessore Regionale con delega all'immigrazione e al Ministero dell'Interno l'inopportunità ad individuare il territorio novarese quale sede di un hub regionale di prima accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati".  Il nostro territorio sull'accoglienza ha già dato troppo: il numero di immigrati ogni mille abitanti presenti sia nel Capoluogo che nel resto della Provincia superano ampiamente i tetti stabiliti e un ulteriore incremento andrebbe contro ogni buonsenso».

In Consiglio provinciale è stata data lettura di una lettera dell'assessore regionale Cerutti, la quale ipotizzava, qualora necessario, di realizzare un terzo hub di prima accoglienza proprio nelle province di Novara o Vercelli, ma solo concordandolo con il territorio. «Vogliamo esprimere con chiarezza la posizione del novarese, che è quella di una ferma contrarietà all'ipotesi – concludono i Consiglieri –; ora sta al Presidente Besozzi prendere atto che il Consiglio provinciale, anche grazie al voto dei Consiglieri del gruppo "La Provincia in Comune", gli ha dato una linea politico-amministrativa da seguire differente da quella proposta dalla sua stessa Amministrazione. Auspichiamo che l'Assessore Cerutti mantenga quanto affermato e si attenga alla volontà espressa dal nostro territorio, senza scavalcarlo come troppo spesso avviene in materia di immigrazione».