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Ordine del giorno di contrarietà rispetto all’approvazione dello ius soli

Novara - "Il Senato della Repubblica - affermano con una nota congiunta i consiglieri provinciali di centrodestra Andrea Crivelli, Massimo Marcassa, Ivan De Grandis, Michela Leoni e Luca Piantanidasta discutendo il Disegno di Legge n. 2092 inerente le modifiche da apportare alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e ad altre disposizioni in materia di cittadinanza, tra le quali l’introduzione di alcune norme che rendono possibile il cosiddetto “ius soli”, ovvero il diritto di un neonato di acquisire la cittadinanza di un determinato Paese per il solo fatto di essere nato sul suo territorio (suolo), indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Si tratta di una norma che non aggrava la situazione degli Enti Locali, visto che già con la normativa ad oggi vigente i bambini stranieri nati in Italia e che vi risiedono stabilmente (e legalmente) possono richiedere la cittadinanza italiana al compimento del 18° anno di età e  dal punto di vista dell’accesso ai servizi la concezione della cittadinanza come un “diritto”, conseguente da un automatismo, nulla aggiunge a quanto già viene garantito a tutti i residenti, italiani o stranieri, sul suolo nazionale. L’unico risultato tangibile di questa riforma sarebbe quello di accrescere, anziché diminuire, disagi e conflittualità sociali: chi come noi Amministratori locali è chiamato a rappresentare il “front office” dello Stato a diretto contatto con i cittadini se ne rende conto nella quotidianità. Per questi motivi abbiamo scelto di portare l’argomento anche in Consiglio provinciale al fine di rappresentare al Governo e al Parlamento la problematica, chiedendo di non adottare provvedimenti in materia di cittadinanza, ritenendoli comunque inefficaci e inopportuni, se non persino dannosi e ci faremo promotori affinché l’argomento venga discusso anche nei Consigli comunali del novarese".