Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle (Iacopino, Macarro, Vigotti): "Orti Urbani - Ci sono o ci fanno? Naturalmente gli Orti Urbani a Novara ancora non ci sono ma il caso della mozione (delibera n°41 dell’Aprile 2017) con la quale questa amministrazione si impegnava alla loro realizzazione, è emblematico… Quasi quattro anni fa, il Movimento 5 Stelle chiese la realizzazione di un progetto che dotasse anche la nostra città di Orti Urbani per dare ai cittadini Novaresi la possibilità di coltivare piccoli appezzamenti in aree attrezzate. L'obiettivo era quello di avviare l'autoproduzione di ortaggi per i soggetti più svantaggiati coinvolgendo anche scuole e associazioni a fini pedagogici e anziani per favorirne l'aggregazione. La risposta del consiglio fu totalmente positiva… mozione approvata all’unanimità e lodi pubbliche all'iniziativa da parte di tutti, ma proprio tutti: “mi auguro che prenda piede questa iniziativa”, “mette in campo un'idea pregevole”, “è una iniziativa lodevole”, “non posso che condividerla sposando il concetto sociale della mozione”, “è secondo me una mozione importante perché i cittadini diventano poi attori attivi e non solo meri utilizzatori delle aree verdi”. Il Consiglio Comunale rappresenta la voce di tutti noi cittadini e, con queste premesse e considerato che in tantissime altre città gli Orti Urbani sono una realtà già da tempo consolidata, ci saremmo aspettati il massimo impegno da parte dell’amministrazione Canelli e tempi di realizzazione decisamente contenuti. Invece il nulla… dopo circa 1 anno e mezzo fummo costretti a presentare un'interrogazione per chiedere conto del vuoto pneumatico a fronte di un impegno preso ufficialmente davanti alla città: “Nulla è stato fatto… non solo non sono state individuate aree adatte e non vi è alcun regolamento che consenta di procedere con i bandi ma al momento non sono state nemmeno convocate le commissioni per discutere dell'iniziativa". La risposta suonò come una mezza beffa… in sintesi: il progetto non è ancora partito perché essendo molto importante, vogliamo farlo bene (sic!) e comunque c'è già una bozza di regolamento e la commissione ci sarà a breve. Nel frattempo sono passati altri 2 anni, sono cambiati alcuni assessori, non è stata convocata alcuna commissione, non è stato definito il regolamento, non sono usciti i bandi, non sono stati individuati con certezza i terreni, Novara non ha gli Orti Urbani, non è stato fatto praticamente nulla! A tre anni e mezzo dall'approvazione unanime del Consiglio Comunale (con plauso di tutte le forze di maggioranza e opposizione) e dall’impegno preso davanti alla città da parte dell’amministrazione, abbiamo perciò nuovamente chiesto conto della mancata realizzazione con l'interrogazione in allegato. Tra le altre, abbiamo posto domande che tutti i consiglieri che approvarono la mozione, anche quelli di maggioranza, avrebbero potuto e dovuto porre: Quando verrà ufficializzato un idoneo regolamento (completando e pubblicando la bozza che esiste già da più di 2 anni) per il bando di assegnazione delle aree? Quando, dopo quasi 4 anni dall'approvazione della mozione, sarà possibile cominciare a convocare le commissioni competenti per la discussione dell’iniziativa? Quando l’amministrazione manterrà il suo impegno e Novara avrà gli Orti Urbani? Anche questa volta la risposta dell’amministrazione è stata insoddisfacente e richiama vagamente le uscite del conte Mascetti… Dopo tutto questo tempo, solo tante parole per tentare di giustificare il nulla. Sostenere ora che l’impostazione sia stata rivista per passare da Orti Urbani a Orti Sociali e che questo abbia prodotto ‘rallentamenti’, non ha senso…Siamo sicuri della buona fede dell’Assessore Paganini ma la nostra mozione approvata all’unanimità quasi 4 anni fa, parlava proprio di Orti Sociali (il nome fu modificato dopo un emendamento della maggioranza) e descriveva già in modo chiarissimo l'ambito di realizzazione del progetto, gli obiettivi da raggiungere e i soggetti da coinvolgere. E richiamare la tragedia della Pandemia come uno dei motivi del ritardo in virtù di un mutato quadro sociale non fa che suscitare ulteriori perplessità, per diverse ragioni: Proprio durante la pandemia, giunta a 3 anni dall'approvazione della mozione, per molti cittadini di Novara sarebbe stato più che utile avere a disposizione un piccolo orto da coltivare, anche per autoprodurre ortaggi (la coltivazione degli orti era consentita anche durante il lockdown). Anche se così fosse, a Marzo 2020, il progetto Orti Urbani era comunque ancora fermo, immobile… Nello stesso periodo di emergenza sanitaria non sono mancati tempi e volontà per approvare e avviare altri progetti di ogni tipo. Forse approvare varianti per nuovi supermercati o assegnare bandi per l’arredo urbano risultano agli occhi di questa amministrazione più importanti di un impegno preso con tutti i cittadini, ma secondo noi non è così. Anche la questione dei finanziamenti non ha molto senso. In tanti altri comuni esistono Orti Urbani e il loro costo varia molto in base alle dimensioni e si può cominciare con piccoli lotti, procedendo per gradi. Inoltre, spesso sono stati coinvolti sponsor privati, possono essere chieste compensazioni a chi gode o godrà di varianti, in molte città gli utenti versano piccoli abbonamenti annuali (a seconda delle loro possibilità) per coprire le spese di gestione. In questi anni, infine, sono state spese cifre consistenti su altri progetti (i.e. recentissimi i 400 mila euro per il bando in restyling del verde e arredo urbano assegnato alla ditta che ha tra i soci l’onorevole Liuni). Ora, dopo quasi 4 anni, l’impegno dell’Assessorato e dell’Ufficio coinvolto sarebbe “quello di presentare ai soggetti comunali e sociali una bozza di progetto-regolamento sugli orti sociali entro la fine del mandato dell’Amministrazione”. Ammesso che ciò accada, avrebbero potuto tranquillamente scrivere “durante la campagna elettorale, entro la data delle prossime elezioni amministrative”; il ritardo nella realizzazione degli Orti Urbani non ha giustificazioni e richiama il titolo di questo comunicato: o è frutto dell’incapacità dell'amministrazione Canelli nel gestire questo progetto o c’è stata la volontà di non portarlo proprio a termine".