Novara - Visita non solo di piacere per ritrovare vecchi amici, ma per testimoniare il suo appoggio e dare la sua benedizione ai candidati novaresi alle prossime elezioni. Umberto Bossi scalda i cuori padani nella sera di San Valentino con un discorso a braccio nel corso del quale più volte si è soffermato sulla 'non casualità' della caduta del Governo Berlusconi, decisa "dai poteri forti e dalle banche, con il beneplacito del Presidente della Repubblica, per fare posto al Governo dei Tecnici guidato da quel massone di Mario Monti...". Il senatùr ce l'ha non solo col premier, accusato di "aver preso di mira il Nord, la sua gente, le sue imprese, con una tassazione talmente elevata che ha impoverito tutto il tessuto sociale". Ma anche e soprattutto con il ministro Fornero: "In Italia grazie al lavoro dell'allora ministro Maroni avevamo un ottimo sistema pensionistico, apprezzato da tutta Europa. Con l'avvento della Fornero i lavoratori hanno perso tutti i loro diritti di andare in pensione ad un'età adeguata e questo ha creato da una parte disoccupazione, perché i giovani non hanno più lavoro e dall'altra migliaia e migliaia di esondati, lasciati a casa dalle aziende in crisi: persone che sono troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchie per iniziare un lavoro nuovo...". La ricetta per Bossi: "Abrogare da subito la Riforma Fornero e tornare a quella Biagi; oppure cercare di avere un sistema pensionistico simile a quello della Germania. Il Governo dei Tecnici - ha proseguito Bossi - ha messo nel cassetto il Federalismo, anche se è una legge dello Stato, perché incentiva l'assistenzialismo. Grosse responsabilità sono del Capo dello Stato e di professori che per me sono stati... degli asini!". Altre parole di fuoco sono state dirette nei confronti della magistratura "ad orologeria con scandali fatti scoppiare ad arte prima delle elezioni" e delle banche "che devono concedere credito alle aziende, non pensare solo ad arricchirsi".
Oltre a Bossi hanno parlato, tra gli altri, l'assessore regionale Massimo Giordano: "Capo - ha detto rivolgendosi al leader leghista - ma possiamo fidarci di Berlusconi quando dice che il 75% delle entrate fiscali farà in modo, in caso di vittoria, che ritornino al Nord?". Il governatore della Regione, Roberto Cota, invece ha ricordato l'importanza di fare un ottimo risultato e dell'alleanza di centrodestra, che porterà certamente alla conquista della Regione Lombardia: "Insieme a Maroni e a Zaia (Veneto) e col Friuli Venezia Giulia formeremo quella macro regione del Nord che potrà battere i pugni sul tavolo quando ci si dovrà confrontare col Governo romano per avere indietro i fondi che ci spettano, per poi investirli in infrastrutture e per permettere l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa e gli sgravi fiscali alle aziende che assumono, necessari per far ripartire lo sviluppo. La Lega è un movimento che vuole bene alle donne e che al suo interno ha un'importante componente femminile, con molte candidate di valore come l'on. Pastore".
Finale con foto di rito e un Bossi particolarmente allegro che scherza con diversi giovani dell'Mgp (il movimento che racchiude i giovani padani) e in sottofondo il "Va' pensiero" di Giuseppe Verdi per un San Valentino... che più padano non si può.
Gianmaria Balboni