Novara - "Siamo stati profeti! - affermano dal Pd della provincia di Novara e dal circolo cittadino del Partito Democratico - Siamo al terzo “atto” della querelle che ormai da più di tre mesi tiene banco nella sala consigliare del Comune di Novara, nel foyer del teatro, nei salotti e nei dehors della città di Novara. La Fondazione Teatro Coccia è ormai nel caos più totale. Non abbiamo ancora un direttore artistico, nonostante una regolare procedura di selezione, nel frattempo le “crepe” tra la presidente Manfredda e i consiglieri sono diventate “voragini”. Nomine, commissione speciale di valutazione, dimissioni, rinomine, ancora commissione speciale, sedute di commissioni consiliari a porte chiuse, accuse di massoneria assunte a cronaca nazionale, c’è ne per tutti! Il Partito Democratico chiede che si faccia chiarezza".
“Il Responsabile politico dello “scempio” che si sta compiendo nei confronti del Teatro Coccia ha un nome ed un cognome: Alessandro Canelli - dice il Segretario provinciale Sergio De Stasio - Umanamente mi dispiace per il Sindaco Canelli, perché vedo un uomo in evidente difficoltà, palesemente agitato e caratterizzato ormai da uscite a vuoto sulla vicenda, ma mi viene da dire: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Canelli dimostra ancora una volta lo stato di confusione politica in cui versa e la sua inadeguatezza non solo a tutelare la prestigiosa e storica immagine artistica e culturale del Teatro Coccia, ma anche a governare la città, ormai in evidente decadimento.” La “tragedia” è sotto gli occhi di tutti. Diciamola tutta, al di là della vicenda della Fondazione Teatro Coccia, dopo due anni di questa amministrazione a guida leghista la valutazione è fallimentare e contraddittoria. L’incapacità di tradurre in azioni concrete le promesse della roboante campagna elettorale sono i suoi “punti di forza”. Il recupero di Casa Bossi, del Centro Sociale di viale Giulio Cesare, dell’area del Boschetto, la riapertura della piscina di via Solferino, la pedonalizzazione di Piazza Martiri, ecc., sono solo alcune delle “sparate” ormai mensili che il Sindaco fa per distogliere l’attenzione dai veri problemi. “Non basta qualche aiuola davanti all’Ospedale Maggiore e le rotonde fiorite all’ingresso della città per dire che Novara è bella e curata quando sempre maggiori sono le aree periferiche oggetto di degrado, abbandono e incuria” conclude il segretario. La pazienza dei cittadini novaresi è finita. Il Sindaco ne tragga le dovute conseguenze".