Novara - “E’ inaccettabile il comportamento del centrodestra che impedisce al presidente Besozzi l’approvazione del bilancio della Provincia di Novara, un bilancio tecnico, privo di indirizzi politici, ma che contiene dopo anni di austerity una serie di interventi indispensabili per strade e scuole che il territorio attende da anni. I consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia di Forza Italia e i tre “sozzaniani” della lista “La Provincia dei Comuni” ascoltino l’appello dei sindaci, anche della loro parte politica, che si sono espressi chiaramente nell’assemblea dell’altra settimana, e la smettano con ripicche e strumentalizzazioni che non portano nulla. Abbandonino al più presto questo atteggiamento di grave irresponsabilità che sta caratterizzando gli ultimi mesi in Consiglio provinciale. La sicurezza delle nostre scuole e delle nostre strade vale molto di più di beghe e ripicche tra partiti”; queste le parole a caldo del Segretario provinciale del PD Sergio De Stasio. "In questi mesi i consiglieri di destra, teleguidati male e privi di qualsivoglia autonomia politica, hanno fatto uno scivolone dietro l’altro, culminando con la gravissima richiesta di licenziamento di un dipendente che si occupa della comunicazione con un contratto in essere, per recuperare l’equivalente delle risorse per asfaltare pochi metri di strade. Senza il bilancio l’Ente lavorerà in dodicesimi, senza gli investimenti necessari per i lavori urgenti e la sicurezza, di tutto questo il centrodestra deve assumersi la piena responsabilità” conclude De Stasio.
Su tale questione è intervenuta anche l'Associazione Stampa Subalpina, che a firma del fiduciario Massimo Delzoppo dichiara: "La Segreteria provinciale di Novara e Vco dell’Associazione Stampa Subalpina esprime preoccupazione per l’iniziativa assunta dalla minoranza in consiglio provinciale che ha chiesto la cancellazione della figura dell’addetto stampa dell’ente e il relativo licenziamento del giornalista che svolge questa funzione. Al di là delle ragioni politiche che possono aver originato la richiesta, va sottolineato come la figura del giornalista all’interno dell’ente pubblico sia regolamentata dalla legge 150 del 2000 e rappresenti una garanzia di correttezza dell’informazione a vantaggio anzitutto dei cittadini. Si tratta di una presa di posizione che stupisce anche perché la figura dell’addetto stampa della Provincia esiste da trent’anni. L’Associazione Stampa Subalpina si augura che questa richiesta non abbia seguito ed esprime al collega interessato la solidarietà professionale e personale".