Novara - "Se mai è esistito - afferma il gruppo consiliare del Pd di Novara - il "caso-DePagave" è chiuso. A nostro parere ristabilendo serenità e chiarezza. Si è svolta infatti questa mattina la seconda seduta a porte chiuse della sesta commissione consiliare, che, su richiesta del nostro gruppo, si è occupata in questi mesi dell'attività dell'Istituto De Pagave, dopo una intervista rilasciata dal capogruppo della Lega Nord, nella quel l'istituto veniva con leggerezza dipinto come un luogo di degrado e di incuria. Riportato il tema nella sua sede naturale, oggi abbiamo potuto ascoltare le documentate risposte del Consiglio di Amministrazione del De Pagave. Rispondendo alle domande in stile vagamente inquisitorio presentate dal gruppo leghista, gli amministratori di questa storica istituzione novarese (che, va ricordato, prestano gratuitamente la propria opera a vantaggio della città, cosa di cui siamo loro grati) hanno dimostrato - a nostro giudizio - che la situazione all'interno del De Pagave è gestita in piena tranquillità. Come gruppo del PD siamo soddisfatti del lavoro svolto che auspichiamo possa continuare serenamente. Dai lavori della commissione usciamo con alcune convinzioni. La prima: abbiamo rilevato come il bellicoso capogruppo leghista si sia rassegnato ad abbassare i toni e a stare maggiormente alle regole. Forse si è reso conto di aver sbagliato, minando la credibilità di una istituzione come il De Pagave. Noi vogliamo ulteriormente ricordargli che, qualora vengano rilevati problemi seri - al De Pagave come in qualsiasi altra struttura comunale - esistono gli organismi di controllo preposti, e ad essi i cittadini, e a maggior ragione i consiglieri comunali, possono e devono rivolgersi.Crediamo che Marnati debba riconoscere una volta per tutte il suo errore e chiedere scusa per il danno d'immagine causato alla città e all'Istituto De Pagave. La seconda convinzione guarda oltre a questo specifico caso. La nostra richiesta d poter ascoltare in commissione il CDA dell'istituto ha di fatto inaugurato un nuovo metodo, con la possibilità, finora negata, dei consiglieri comunali, di fare domande agli amministratori degli enti controllati e delle partecipate. Una novità importante. Quando ci si impegna seriamente, anche dall'opposizione si può portare avanti una azione di riforma".