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PD: LE BARRICATE NON SERVONO, SERVE CAPACITÀ DI GOVERNO

L'on. Giovanni Falcone (Pd)

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Partito Democratico Provincia Novara, PD Coordinamento Cittadino, Consiglieri Pd Comune Novara e Provincia, Domenico Rossi – Consigliere Regionale, Augusto Ferrari – Assessore Regione Piemonte, Elena Ferrara – Senatrice, Giovanni Falcone (nella foto) - Deputato e France Biondelli – Sottosegretario: "Con sconcerto abbiamo ascoltato nei giorni scorsi, in un servizio andato in onda su SkyTg24, le parole del Sindaco di Novara, Alessandro Canelli. Il primo cittadino, senza mezzi termini, ha invocato “le barricate” per bloccare il flusso di migranti nel caso la Prefettura o il Ministero degli Interni prevedano un incremento del numero di accoglienze di profughi, precisando che “non sarà solo opposizione istituzionale, io penso che diventerà un'opposizione da parte dei cittadini... “ sottolineando che la città è “certamente” con lui. Not in my name, caro Alessandro. C'è una parte dei novaresi che non è con te, che certamente non condivide la violenza dei toni e il livore che traspaiono dalle tue parole. Certo, Novara sta facendo la sua parte. La sta facendo da qualche anno, quando il governo di centrosinistra ha affrontato responsabilmente il problema, mettendo anche a punto programmi di accoglienza e di integrazione portati ad esempio a livello nazionale. Ma è comunque giusto evidenziare come la città ospiti già 500 migranti sui 1.172 presenti in provincia di Novara. É invece improvvido legittimare l’intolleranza e alimentare paure e chiusure ideologiche. La fascia tricolore impone piena coscienza di dover rappresentare tutta la comunità e non soltanto la parte del proprio consenso, impone capacità di equilibrio istituzionale di fronte alle situazioni più complesse, rinunciando a facili slogan e facendosi carico davvero della propria comunità con la consapevolezza, come ci ricorda lo stesso Papa Francesco, che i “muri”, materiali o ideologici, non siano la soluzione: quello dell'accoglienza è un tema complesso, che merita ben altro approccio. Non è questione di buonismo o pietà umana, bensì di strumenti efficaci, pianificazione e responsabilità. In questi anni la nostra esperienza di governo a tutti i livelli ci ha portato a confrontarci quotidianamente con il fenomeno dell’immigrazione e con quello più recente dei profughi richiedenti asilo. Una questione delicata e seria, che, infatti, ci siamo sempre sforzati di governare con impegno, attivando tutti gli strumenti previsti dalle normative e mettendo in gioco relazioni e rapporti con le istituzioni e anche con il privato sociale, il volontariato e la cooperazione. Trincerarsi nell'indifferenza e chiudere il problema fuori dalla porta non rappresenta la soluzione: prima o poi busserà di nuovo. Ce lo insegna la storia stessa del nostro territorio che dell'accoglienza ha fatto un elemento di ricchezza culturale, umana e persino economica: basta ricordare i flussi migratori della metà del secolo scorso. Dal primo cittadino della città capoluogo ci saremmo aspettati che, ricordando lo sforzo di Novara, promuovesse convintamente, anche questa è solidarietà, una più equa suddivisione sul territorio, stimolando i colleghi a farsi carico di una parte delle quote al fine di evitare sovraccarichi negli unici 16 Comuni della provincia in cui attualmente si dividono 1.172 migranti.  Così come ha fatto responsabilmente il Sindaco di Castelletto Ticino, raccogliendo lo stimolo del Prefetto di Novara, e come da tempo fanno con senso del dovere e impegno alcuni Sindaci del territorio: mettersi in gioco, costruire una rete con le migliori forze del territorio, invitare i colleghi amministratori allo sforzo di governare il fenomeno e non a subirlo passivamente o, peggio,  voltandosi dall'altra parte. Caro Alessandro vogliamo sperare che tu sappia guardare ad esempi virtuosi, a livello nazionale e locale, nei quali, pur tenendo nella giusta considerazione le legittime esigenze dei cittadini che chiedono tutela e sicurezza, il problema viene affrontato senza devastare il senso più profondo di comunità umana. Da parte nostra, come esponenti a tutti i livelli del Partito Democratico, ci faremo carico ciascuno nel proprio ruolo di attivare un lavoro concreto con i Sindaci per fare crescere una consapevolezza condivisa sulla necessità di affrontare in modo positivo questo tema così delicato".