Novara - "Il diniego del patrocinio da parte del Comune di Novara al primo Pride novarese - afferma con una nota il Pd novarese - in programma per il 26 maggio è una decisione anacronistica e discriminatoria e bollare l'evento, come ha fatto il Sindaco Canelli, come "folklore controproducente" è quanto di più svilente e moralista ci si possa aspettare nel 2018. Il Sindaco Canelli, che appena eletto si è affannato a dichiarare urbi et orbi che sarebbe stato il sindaco di tutti, alla prova dei fatti si dimostra essere prevedibile e scontato nel ruolo di moralizzatore: mentre la Regione Piemonte e la Provincia di Novara hanno dato il patrocinio e sosterranno l'iniziativa, il Comune di Novara sarà assente dando prova di non rappresentare realmente tutti i novaresi. Il Partito Democratico della Provincia di Novara non solo ha aderito al Pride ma sfilerà insieme ai tanti che parteciperanno alla giornata di festa per riaffermare che i diritti, l'autodeterminazione e la non discriminazione vinceranno sempre contro i pregiudizi e il finto moralismo".
Molto critico anche il consigliere regionale Pd Domenico Rossi: "La negazione del patrocinio a Novara Pride da parte del Comune è una notizia che non va sottovalutata. Dietro parole che sembrerebbero nascondere paternalismo (“non si ritiene possa apportare il giusto contributo alle crescita delle coscienze ed un’attenta valorizzazione delle delicate tematiche”) e una preoccupazione per il decoro della città (“un’inutile ostentazione”), si nasconde una visione ben precisa della società incarnata e proposta dalla Lega, soprattutto nella sua nuova versione sovranista di Matteo Salvini. Pochi giorni fa il presidente lombardo Fontana ha negato il patrocinio al Gay Pride sottolineando che, invece, lo avrebbe concesso al Family Day. Non è un caso, inoltre, che Salvini più volte si riferisca al presidente ungherese Orban come a un suo riferimento politico e che veda in Putin un partner da preferire agli alleati atlantici, così come testimoniano anche le prese di posizione sugli ultimi sviluppi della guerra siriana. Qualcuno si chiederà che cosa c’entri tutto questo con il Novara Pride. C’entra eccome! Dal 2013, in Russia, è vietato per legge organizzare Gay Pride. Dobbiamo alzare lo sguardo e unire i puntini. In che società vogliamo vivere? In una democrazia liberale che ha a cuore le libertà fondamentali, comprese quella sessuale e di espressione o in una società illiberale, così come qualcuno in Europa sta proponendo? Io non ho dubbi sulla scelta della prima ipotesi così come non ho dubbi sulla necessità di partecipare alla manifestazione organizzata dagli amici di Novara Arcobaleno. Io ci sarò, orgoglioso del patrocinio della Regione Piemonte e del sostegno del Consiglio Regionale, che attraverso il Comitato Diritti Umani, da anni sostiene la rete del Piemonte Pride".