Novara - "Il Pd di Novara - scrive la segretaria provinciale Elena Ferrara - ha assistito con forte disappunto alla chiusura definitiva della base dell’elisoccorso novarese. A tutti i livelli politico-istituzionali il partito ha contrastato la decisione della Regione di Cota supportando il Comitato nella raccolta delle firme. Lo abbiamo fatto scevri da ogni atteggiamento strumentale, ma per difendere, con i tanti operatori e cittadini, un bene comune che abbiamo ritenuto fondamentale per l’emergenza sanitaria. Vigileremo in modo particolarmente attento sul funzionamento del nuovo assetto del servizio così come concepito dal governo regionale. In questi giorni la Giunta Cota ha deciso il taglio di 375 posti letto negli ospedali piemontesi entro il 2015. Oggi il Piemonte dispone di 3,5 posti letto ogni mille abitanti e non riesce a raggiungere quelli imposti dal Governo nazionale. Tagliare i posti letto è una scelta che Cota non potrà attribuire ad altri, sarà tutta a suo carico. E’ bene che i cittadini sappiano chi ha provocato il protrarsi delle attese in pronto soccorso per essere ricoverati, la tragica gestione delle post-acuzie e il peggioramento complessivo del sistema sanitario regionale. Le amarezze non si fermano qui: l’intervento di Boniperti al convegno di presentazione di Progett'Azione a Novara mette il dito su un tema (quella della vendita delle cascine) di cui conosciamo luci (poche) ed ombre (tante), ma che di fatto conferma il sostanziale disinteresse che ha guidato l’azione politica del presidente Cota in questi due anni di governo piemontese sul tema Città della Salute. Il PD novarese sostiene da sempre l’importanza della Città della Salute, ne ha seguito in modo diretto l’avviamento, conosce i tempi delle procedure (quasi un anno e mezzo per l’approvazione del progetto in conferenza dei servizi a Torino è davvero uno sproposito!) e ora è impegnato a fare rete con tutta la Città per poter avere l’attenzione dal Governo. Tutti devono fare il proprio lavoro e il presidente Cota è il primo che deve sapere che non bastano gli annunci per realizzare un’opera di primaria importanze per il nostro territorio, servono risorse e atti concreti".