Novara - Non è assolutamente passata inosservata agli occhi della minoranza (tutta) e di gran parte della città la questione della 'bocciatura' del Bilancio 2014 da parte della Corte dei Conti, che di fatto pone numerosi dubbi sull'Amministrazione Ballarè, sull'assessore Dulio, revisori dei conti e anche sulla presidenza del Consiglio comunale (Bosio). A tal proposito ecco due significativi contributi: quello di Antonio Pedrazzoli, già candidato sindaco e oggi consigliere di Forza Italia, e di Isabella Arnoldi, giornalista, persona che conosce molto bene le 'cose di Palazzo' da anni e oggi consigliera comunale del Pdl.
"Il Sindaco - afferma l'avv. Pedrazzoli - su La Stampa di questa mattina ha dichiarato che, dopo avere ricevuto il provvedimento della Corte dei Conti, lui, il Collegio dei Revisori, l'Assessore Dulio e il presidente del Consiglio comunale hanno deciso di non comunicare nulla al Consiglio comunale stesso e di far approvare lo stesso il Bilancio di previsione. Siamo di fronte ad una Giunta incapace e spregiudicata che con il suo comportamento ha disonorato il ruolo del Consiglio comunale".
Più caustica la posizione di Arnoldi: "Ma il Sindaco che ammette di essere stato a conoscenza, lui, il presidente del Consiglio ed i revisori, della pronuncia della Corte dei Conti (e deferimento alla Procura Generale per i chiarimenti del caso) ed i aver deliberatamente deciso di non dire nulla al Consiglio comunale? Secondo lui parlarne avrebbe solo creato "incertezza e scompiglio"? Ma questo paternalismo interessato da dove salta fuori? Questo diritto di decidere cosa noi (la città tutta) dobbiamo sapere e cosa no da dove gli deriva? Ma che, scherziamo?".
Qui non si scherza affatto... Non si è su Scherzi a parte, le Iene o Striscia la Notizia. E le richieste di dimissioni e di un Consiglio comunale urgente su quest'argomento sono partite trasversalmente da tutti i partiti all'opposizione: Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Pdl e Forza Italia (Sel non ha ancora informato in modo palese che intende fare, se appoggiare il sindaco o meno). Di certo è una vicenda che sta facendo più 'danni' all'immagine (e non solo) della questione Musa o chiusura del Cimitero.