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Novara - Intervento di Antonio Pedrazzoli, consigliere comunale a Novara e referente provinciale del movimento Italia Unica che ha nell'ex ministro Passera il suo leader nazionale: "Uno degli attacchi più duri che il Movimento Cinque Stelle sta ponendo in essere nei confronti dell’attuale sistema politico è che la politica di oggi è abitata da cosiddetti “parassiti”, “disonesti” ed “approfittatori” della cosa pubblica. Il “sistema Grillo-Casaleggio” si pone così come un’alternativa pura ad un sistema che viene presunto corrotto ed incapace. Gli esponenti del loro movimento quando si presentano al pubblico assumono la qualifica di cittadini accanto alla carica politica per la quale sono stati votati. E così abbiamo il cittadino Senatore Martelli, il cittadino Onorevole Crippa ed il cittadino Consigliere Comunale Zacchero tanto per fare degli esempi locali. Viene, quindi, sempre usato il termine cittadino per evidenziare la vocazione civica e la distanza dalla politica intesa in una sua accezione negativa quale carrierismo mirato a generare potere e guadagni. Sebbene io ragioni su basi completamente diverse da quelle del duo “Grillo-Casaleggio” mi trovo d’accordo su un punto e cioè che la politica deve essere prima di tutto un servizio alla comunità. Ma di quale servizio si sta parlando? Si tratta di candidarsi ed eventualmente essere eletti per amministrare la cosa pubblica e curare l’interesse comune. Un compito nobile ed estremante complesso che presuppone che un buon politico debba essere prima di tutto un cittadino con un lavoro ed un reddito adeguato che escluda a priori che possa amministrare la cosa pubblica senza le giuste competenze solo per conseguire uno stipendio che da “cittadino” manco si sognava. Proprio da questi presupposti ritengo assolutamente indispensabile ai fini della trasparenza e onde escludere ogni e qualsiasi forma di arrivismo sbagliato che tutti coloro che intendono candidarsi alla carica di Sindaco e, comunque, ad assumere incarichi amministrativi rendano pubblici i propri redditi e la propria situazione patrimoniale così come già fanno gli attuali amministratori. E’ giusto sapere se chi voteremo ha nella propria vita da “cittadino” un lavoro e redditi adeguati e che quindi si possa a priori escludere che si candidi unicamente per lo stipendio che percepirà. E’ sinceramente deprimente leggere i redditi di certi amministratori pubblici che coincidono unicamente con l’indennità della loro carica. Mi aspetto che tra i primi a farlo sia proprio la candidata del Movimento Cinque Stelle Cristina Macarro che ha già dichiarato che se verrà eletta lascerà il proprio lavoro mettendosi, così, unicamente sul libro paga dei cittadini novaresi".